Quelle stragi di cristiani nel silenzio dell’indifferenza
Dopo quella strage il paese africano ha visto altre tre persone ammazzate e una quarantina di persone rapite nell’assalto contro i fedeli della chiesa cattolica di St. Moses, Robuh, nello Stato di Kaduna. Di pochi giorni fa è, inoltre, la notizia della morte di padre Vitus Borogo, ucciso sempre in Nigeria lungo la Kaduna-Kachia Road.
Ad oggi ci sono due piste sui possibili responsabili di questi massacri: gli estremisti islamici di Boko Haram o i pastori nomadi fulani
Se fino a poco tempo fa la violenza anticristiana si concentrava soprattutto nel nord della Nigeria (un Paese al 53% musulmano, al 46% cristiano, di cui l`11% del totale cattolici), ora persecuzioni ed uccisioni si stanno allargando anche nel sud dello Stato, in un quadro di quasi impunità, questa è almeno la sensazione delle comunità cristiane nigeriane (cattoliche, ma anche anglicane e protestanti) che ritengono che il terrorismo contro i cristiani non sia contrastato e punito in maniera adeguata dalle istituzioni.
La guerra in Ucraina ha visto la nascita o il risveglio di tanti movimenti pacifistici. Mi auguro che tali movimenti abbiano la volontà di denunciare tutte le guerre, anche quelle meno note, che avvengono sulla Terra e le violenze, ormai “permanenti”, di cui sono vittime i cristiani in diverse nazioni.