Teologia morale e scienze empiriche. Un dialogo necessario
Il valore del Seminario – e quindi del libro che ce ne offre la documentazione – oltre che nei validi contenuti proposti nelle relazioni sta soprattutto nell’occasione di confronto interdisciplinare che si è realizzata e nel conseguente invito a procedere sulla strada del dialogo fra discipline differenti ma accomunate dell’interesse per la vita umana. È significativo quanto affermato dal curatore Paolo Carlotti nell’introduzione: «L’esperienza di confronto e di dialogo fra formalità scientifiche, che pur avendo lo stesso soggetto materiale ne hanno uno formale distinto, è sempre estremamente arricchente in ordine soprattutto alla composizione globale dei dati che a diverso titolo riguardano la persona umana. La conoscenza reciproca non può essere data per scontata, ma ha bisogno di essere continuamente aggiornata e interrogata. Il circolo ermeneutico che si sviluppa fra orizzonti comprensivi distinti, permette l’approfondimento di ogni questione, qualunque essa sia, evitando semplicemente il riduzionismo epistemologico, cioè il ridurre al punto di vista studiato la complessità e la globalità dell’oggetto studiato. Una verità che riguarda in modo paritetico gli esiti di psicologismo, di sociologismo e di biologicicismo da una parte e di moralismo dall’altra, tutti indegni rispettivamente della psicologia, della sociologia, della biologia e della morale» (p. 15). Il volume curato da Carlotti e Benanti appare dunque uno strumento prezioso per lo stimolo che può offrire ad un sempre più intenso dialogo interdisciplinare con le scienze empiriche, imprescindibile per una teologia morale realmente interessata alle problematiche dell’umanità attuale.