di Giovanni Pallanti • La Siria è avvolta da un’oscura spirale che fa migliaia di morti senza tregua. Anche bambini. Qual’ è la ragione di questa guerra senza fine? Praticamente Assad è il presidente della Siria guidata dal Partito Bahat (arabo-socialista) che pur tramutatosi in regime dittatoriale ha sempre protetto le minoranze religiose rispetto alla fede musulmana. Questo partito guidava in modo autoritario anche l’Egitto e l’Irak prima della caduta di Mubarak e di Saddam Hussein. Il sistema autoritario di Assad è fortemente combattuto sia dall’Isis sia dai guerriglieri anti-Assad, sostenuti dagli Stati Uniti. E’ quindi inevitabile che le due componenti formate dai terroristi islamici e dai ribelli trovino punti di convergenza per combattere il comune nemico. In questo quadro bisogna tenere conto che i Patriarchi residenti a Damasco – sia delle Chiese Cattolico-Orientali che ortodosse – siano prudentissimi nel criticare Assad che finora gli ha consentito di sopravvivere nonostante il dilagare della marea islamica.
In questo contesto il presidente russo Putin interviene in difesa di Assad, giustificando la sua posizione come indirettamente protettrice delle minoranze cristiane. Nel contempo i bombardieri di Mosca colpiscono sia i miliziani dell’Isis che i ribelli anti-Assad. Gli Usa cercano di combattere l’Isis ma evidentemente con minor vigore dell’aeronautica russa. L’America chiede una tregua di sette giorni per Aleppo in modo da costruire un corridoio umanitario che porti viveri ed acqua a più di 800 mila persone che hanno bisogno anche di cure mediche. Ma in questi giorni la Russia ha detto di no ad una tregua così lunga. In una settimana si riorganizzano le forze anti-Assad e invece – dice Mosca – basta una interruzione di 48 ore per mandare gli aiuti necessari.
Queste sono le ragioni del vortice di sangue in cui è la Siria. Papa Francesco ha denunciato ancora una volta gli interessi dietro la guerra. Gli americani vorrebbero sottrarre la Siria all’influenza di Putin. La Russia ha interesse a mantenere la sua base navale militare sulla costa mediterranea siriana. Rimane però il problema più volte sollevato dai Patriarchi delle Chiese cristiane: dopo Assad cosa viene ? Quale regime ? L’Irak insegna che per i Cristiani finora tutto è stato peggio della guerra scatenata da Bush. Quindi l’oscura spirale che sta travolgendo la Siria può finire con un accordo politico tra le grandi potenze che contempli un forte regime in Siria che garantisca quello che non c’è più in quasi tutto il Medio Oriente: la libertà religiosa per tutti. Così come bisognerà impedire vendette contro i guerriglieri anti-Assad non legati all’Isis.