L’Eremo di San Pietro alle Stinche a Panzano in Chianti. Ricordi e ancora incontri.

di Carlo Nardi · Era il giorno dopo i Defunti, 2019, la domenica 3 novembre. Tra la prima messa e la seconda ricevo una telefonata. Era una proposta. Miei amici, Maria e Franco, e Donata e Mario, mi inducono a ritrovarsi nel pomeriggio alle Stinche. Era un brutto tempo e anch’io barlaccio. Ma io dissi subito di sì e mi misi a rimuginare. Come potevo perdermi questo momento? Fra l’altro mi ero portato due miei scritti per donarli a frate Lorenzo, mentre mi domandavo quale fosse l’ultimo incontro. Forse da quando ero ancora chierico, 1980 e poco più.

Il frate mi lasciò nel Dentro il Mistero alcune sue parole: “a don Carlo / il ricordo del suo ritorno qui alle Stinche dopo quasi 40 anni con fraternità / fr. Lorenzo / 3 nov. 2019”. Un ricordo felice che mi ronza ancora nel mesto comprendonio. È chiaro: Lorenzo, subito, mi aveva riconosciuto. Sicché, dopo la messa, mi palesai, come quel ragazzo di Castello. Lui era di pochi anni di più, io cominciavo a pensare di farmi prete, e così da Castello passai a Cestello, ossia in seminario, anno 1975.

Ed ora al punto. Con mia mamma e nonna Lidia, ricordo:

Anime sante,

Anime purganti,

Voi pregherete Gesù per noi,

Noi pregheremo Gesù per voi, / l’eterno Dono del Paradiso.