Andrea Drigani annota sul recente dono di frammenti delle reliquie di San Pietro che Papa Francesco ha voluto offrire, spiegandone i motivi con un’apposita lettera, al Patriarcato ecumenico di Costantinopoli e la gioiosa risposta del Patriarca Bartolomeo. Giovanni Campanella illustra il libro di Walter Stahel sul concetto di «Economia circolare» che mira a mantenere il valore e l’utilità degli oggetti e dei materiali il più a lungo possibile. Carlo Nardi con un pensiero di San Giovanni Crisostomo riflette sulla scansione del tempo sia biologico sia umano, nonché sovrumano che si proietta, in alto, nell’eternità. Dario Chiapetti invita alla lettura di una miscellanea di scritti del cardinale Tomaŝ Ŝpidlἰk, nel centenario della nascita, con richiami alla tradizione patristica orientale e alla letteratura religiosa russa. Mario Alexis Portella rammenta i gravi massacri contro i cristiani perpetrati durante la guerra d’Etiopia (1935-1936), nel silenzio dei vescovi italiani, con l’unica ed energica eccezione di Pio XI. Carlo Parenti riporta un intervento dell’economista Jeffrey Sachs che accoglie l’appello delle confessioni cristiane per la tutela del creato, al fine di promuovere la custodia della «rete della vita» di cui tutti facciamo parte. Giovanni Pallanti svolge alcune considerazioni sullo scrittore Georges Simenon, a trent’anni dalla morte, che ha narrato, con una profonda «pietas», le vicende degli uomini, portatori ad un tempo di bene e di male. Stefano Liccioli tenendo conto di alcuni interventi di Papa Francesco riafferma l’esigenza della verità nella comunicazione sociale, con speciale riferimento alla formazione dei giovani, per farli crescere e creare la comunione tra le persone e non l’odio. Gianni Cioli da una formula di congedo del Sacramento della Penitenza scorge un appello alla speranza ed uno stimolo al cammino di conversione che non ci dobbiamo mai stancare di iniziare di nuovo. Francesco Vermigli prende spunto dal novantesimo anniversario della scomparsa del sacerdote e storico francese Pierre Batiffol, per rilevare come la storia della Chiesa può essere compresa solo riandando al suo nucleo identitario, intimo e misterioso. Leonardo Salutati osserva che già nell’Enciclica «Rerum novarum» di Leone XIII si afferma la necessità dell’apporto dei laici come mediazione ad un’offerta di salvezza nei confronti di un’umanità lontana dalla fede. Francesco Romano presenta le Linee Guida della Conferenza Episcopale Italiana e della Conferenza Italiana dei Superiori Maggiori per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, in base alle disposizioni di Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco, anche in rapporto alla collaborazione con le autorità civili. Antonio Lovascio recensisce il libro di James Bishop che, dall’esperienza della detenzione, ha trovato nella Regola di San Benedetto un modello di vita e un percorso di conversione che lo ha rigenerato. Alessandro Clemenzia col volume del vescovo teologo Erio Castellucci affronta la storia dei modelli delle relazioni tra gli esseri umani e il creato, rilevando l’insufficienza sia dell’«homo faber» che dell’«homo oeconomicus», per arrivare all’«homo sapiens» che con la sua intelligenza mantiene la casa comune. Stefano Tarocchi ritorna sulla figura di Abramo, dopo la Lettera agli Ebrei, con la Lettera di San Paolo ai Romani con la quale si indica in Abramo «saldo nella speranza contro ogni speranza» la base della nostra fede nel Cristo Risorto centro della storia di ciascuno di noi e di tutti gli uomini.