Andrea Drigani dall’ultimo Discorso di Papa Francesco al Tribunale della Rota Romana propone alcune considerazioni sulla coscienza dei giudici ecclesiastici e dei confessori, anche in ordine alla formazione di una coscienza cristiana. Francesco Vermigli fa memoria, nel cinquantesimo anniversario della morte, di Hugo Rahner, storico del cristianesimo antico e patrologo, fratello del più famoso Karl, i cui metodi teologici potrebbero sembrare alternativi e concorrenti, mentre possono essere complementari e coesistenti. Giovanni Campanella prende spunto dal libro di Emanuele Felice sulla storia economica della felicità, per riproporre il senso genuino di quest’ultima alla luce della rivelazione cristiana. Francesco Romano con il volume di Paolo Grossi riflette sull’«inventio» del diritto, nel significato latino della parola che esprime l’azione di trovare, osservando che l’ordinamento giuridico non è frutto del potere creativo politico, bensì ricerca nel profondo della storia. Dario Chiapetti dallo studio di Roberto Repole sull’ecclesiologia di Papa Francesco, annota sul relativismo «pratico» conseguente a quello «teorico», nonchè sull’autentica nozione di popolo di Dio che esclude ogni forma di populismo. Mario Alexis Portella fa presente che la tutela dei diritti umani nel mondo, che ha ispirato la fondazione degli Stati Uniti d’America, come pure affermò Benedetto XVI, sembra alquanto appannarsi dalle ultime decisioni della politica americana. Stefano Tarocchi sull’esempio di San Paolo invita a considerare il ministero apostolico come dimensione di servizio e di apertura verso tutti. Leonardo Salutati indica, tenendo conto del Magistero della Chiesa, come la strategia della dissuasione nucleare sia da ritenersi inammissibile per la salvezza dell’intera famiglia umana. Gianni Cioli recensisce il libro di Chiara Saletti sulla poetessa Alda Merini, dal quale emerge l’importanza del linguaggio poetico quale strumento idoneo al dire e al dirsi di Dio. Carlo Parenti richiama l’attenzione sull’uso etico di internet partendo da alcuni frasi dei grandi magnati della tecnologia digitale. Antonio Lovascio affronta la questione, denunciata dall’Istat e fonte di preoccupazione per il mondo cattolico, del grave fenomeno della denatalità in Italia che non sembra essere ritenuta una priorità strategica per il futuro. Alessandro Clemenzia riferisce su un convegno svoltosi a Roma inerente al rapporto tra i movimenti ecclesiali, fondati su una dimensione carismatica, e le necessarie forme giuridico-canoniche per lo sviluppo dell’opera di movimenti stessi. Giovanni Pallanti prende l’occasione della recente uscita di due volumi su Alcide De Gasperi, uno di Maria Romana e Paola De Gasperi, l’altro di Giuseppe Matulli, per rinnovare l’attenzione sul grande statista trentino e sulla sua attività politica in Italia e in Europa. Stefano Liccioli intorno alla Giornata mondiale della Gioventù propone due osservazioni fondamentali: l’invito ai giovani a non aver paura, che genera inerzia e desolazione, e la necessità del discernimento che comporta il silenzio della preghiera. Carlo Nardi dinanzi al riemergere di tendenze razziste rammenta i principi della sapienza popolare e il pensiero del teologo domenicano Reginaldo Santilli.