«L’invenzione del diritto» nella recente pubblicazione di Paolo Grossi


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di Francesco Romano »• Il Prof. Paolo Grossi, illustre cattedratico fiorentino, giurista e storico del diritto, dal 2009 è stato prima giudice e poi Presidente della Corte Costituzionale. Nel mese di ottobre 2017 ha pubblicato un volume edito da Laterza sotto il titolo “L’invenzione del diritto”, intellettualmente stimolante e volutamente provocatorio, nel senso che non può lasciare indifferente il lettore avveduto, ove tra l’altro raccoglie i suoi scritti dell’ultimo decennio, congruenti con il tema introdotto.
Soffermandosi fin dalle prime pagine sul termine “invenzione” che può apparire “di primo acchito decisamente bizzarro”, Paolo Grossi chiarisce subito il significato profondo che esso racchiude nell’ambito della sua riflessione storico giuridica, secondo l’etimologia del verbo latino invenire, nel senso di cercare per trovare qualcosa, reperire. Quindi, il significato di invenzione non come “un artificio, o, addirittura, la falsazione di un fatto reale”.
Secondo Paolo Grossi, l’attività del legislatore non rientra nella categoria del creare – naturalmente non stiamo parlando di lex aeterna o di diritto divino rivelato – bensì in quella dell’invenire.