Ancora col cardinale Elia Dalla Costa, arcivescovo di Firenze.

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di Carlo Nardi · Ho parlato del vescovo Dalla Costa in Padova con un mio scritto Alla dottrina! Un invito dal vescovo Elia Dalla Costa in Padova, anno Domini 1927 in Il mantello della giustizia in rete, gennaio 2021.

Mi ricordo, assai bambino, la persona del cardinal Dalla Costa alla nostra Chiesa parrocchiale di Castello mentre spiegava e sentiva. Ora però mi soffermo sugli adulti che ci toccano in un modo od un altro, e in primis il vescovo e tutti i cristiani. Dunque Il testo per il catechismo agli adulti in Esortazioni e regole di vita pastorale negli scritti del Servo di Dio, il Card. Elia Dalla Costa, Arcivescovo di Firenze, Librerie Editrice Fiorentina, Firenze, dicembre 1986, p. 310:

Qualcuno può pensare che l’Arcivescovo, stabilito il programma per il corso quadriennale di catechismo, voglia suggerire dei buoni testi, di cui sacerdoti possono servirsi fruttuosamente. In nessun modo! Tanto più che non pochi testi sono tali da do dover rimpiangere il tempo sprecato da chi li scrisse e il denaro speso da chi li acquistò.

Difficilmente poi spiegherà bene il catechismo che segua un unico testo. Conviene raccogliere il meglio dei testi migliori a maniera di ape “grata carpenti thima per laborem plurimum” [ape che ben sa come si carpe il timo ch’è tutt’un lavorare]. Meriterebbe ogni lode di chi, pur valendosi di buoni testi, desse al catechismo un’impronta propria, frutto della sua dottrina e rispondere perfettamente ai bisogni dell’uditorio.

L’eloquenza che non viene dalla propria mente, dal proprio cuore e non prende vita dalla vita e dalle condizioni dell’uditorio è gelida come il marmo e non giunge alle menti o almeno non tocca il cuore di chi ascolta.

Non volendo suggerire direttamente testi di catechismo, non possiamo però non deplorare che sia in genere poco conosciuto o almeno poco usato il “Catechismo ai parroci” del Concilio di Trento, che è, si può dire, l’esposizione ufficiale della Dottrina Cattolica.

Volendo poi citare qualche autore, non possiamo dimenticare “Il cristiano istruito” di p. Segneri, dove, Scrittura, Patristica, Teologia, Storia sacra e profana perfettamente ai fedeli un cibo sostanziosissimo. Soppressi certi esempi che non reggono alla critica, e certe similitudini poco adatte, Il cristiano istruito è una miniera eccellente

Merita pure di essere più conosciuto il “Catechismo del Deharde”, che ha il merito di far largo uso della scrittura e di essere molto ordinato.

(Boll. Fior. 1932, pag. 276).

Considerazioni. Certo l’arcivescovo non voleva di pappe scodellate, per così dire alla buona. Egli invece voleva parlare di storia profana, come filosofia e giure, i quali tendono alla schietta della verità; e, grazie a Dio, anche la teologia cristiana e cattolica nel Catechismo voluto dal nostro vescovo quand’io bambino imparavo la dottrina: Dio uno e trino, e nostro Signor Gesù Cristo vivo, morto e risosto, il ch’è tutta la vita cristiana con verità, speranza e carità.

E tale è la eloquenza per noi peccatori, ma per farsi santi per l’ha Sua bontà.

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Giovanni Campanella

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