«Facis de necessitate virtutem»
Costituzione conciliare «Gaudium et spes» e nella Lettera Apostolica «Octagesima adveniens» di San Paolo VI del 1971. Il principio del bene comune è antico e assai radicato nella tradizione cristiana, San Tommaso d’Aquino (1225-1274) così lo descrive: «Bonum commune est finis singularum personarum in communitate existentium» («Il bene comune è il fine delle singole persone esistenti nella comunità»). Il bene comune è, contemporaneamente, il bene di ciascuno e il bene di tutti. Può darsi che ai nostri giorni, così drammatici e difficili, accettare il bene comune ci appaia pesante e faticoso, raccogliamo allora la raccomandazione del santo Dottore della Chiesa: «Facis de necessitate virtutem».