Liberarsi dalla giostra dell’economia

di Giovanni Campanella · Nel mese di marzo 2021, la casa editrice Castelvecchi ha ristampato, all’interno della collana “Oblò”, un piccolo libro molto interessante e intitolato John Maynard Keynes – Un manifesto per la «buona vita» e la «buona società», scritto da Jesper Jespersen e curato da Bruno Amoroso. Dunque si tratta di una ristampa: il libro è stato scritto nel 2015.

Due anni fa avevo già recensito un libro di Jespersen su Keynes (vedi), dove però erano riportati lunghi passaggi di scritti di Keynes, brevemente commentati da Jespersen.

Il libro che mi accingo ora a presentare è veramente di grande pregio perché in poche pagine e con esempi e parole chiare e semplici riesce a fornire un buon quadro panoramico di teorie complesse, quali sono quelle di un gigante dell’economia del ‘900 come Keynes. Jespersen tratta anche del pensiero non strettamente economico di Keynes, includendo quindi alcuni suoi tratti di filosofia morale. Inoltre, delinea lo scenario del “dopo-Keynes”, descrivendo quanto le teorie del grande economista britannico siano state fraintese e illustrando i profili delle scuole formatesi successivamente, in primis i post-keynesiani contrapposti ai neo-keynesiani (questi ultimi cercano di assorbire Keynes nell’impianto neoclassico).

 

Popolarmente, si ritiene che Keynes sia una specie di profeta dello stimolo della crescita ad ogni costo. Jespersen non è di questo avviso:

«Keynes, al contrario, come è spiegato nel capitolo 3, non era materialista. Il contenuto della vita e quindi anche l’obiettivo della politica economica era per lui la realizzazione della vita “buona”, con al centro l’amore, la bellezza e la verità. Il suo desiderio era quello di liberare il popolo dalla giostra dell’economia, il che richiedeva opportunità di lavoro per tutti. Ma fino a quando la disoccupazione imperversava, non c’era proprio nessuna libertà per gli individui di scegliere il contenuto individuale specifico della loro “buona vita”» (p. 111).

Un altro pensiero più avanti è illuminante a riguardo: