Percorso vocazionale sulle orme di san Francesco

305 499 Giovanni Campanella
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41f4hyh4MIL._SX303_BO1,204,203,200_di Giovanni Campanella · A metà del mese di marzo 2020, la casa editrice Pazzini ha pubblicato la quarta edizione di un libro intitolato Signore che cosa vuoi che io faccia. Lettura vocazionale della leggenda dei tre compagni, all’interno della collana “Absorbeat (Libri di spiritualità francescana)”. L’autore è padre Francesco Marchesi, frate minore. È stato impegnato per lunghi anni nell’animazione vocazionale e nella formazione.

«Ha ricoperto diversi incarichi di responsabilità all’interno della propria Provincia religiosa e si è dedicato alla predicazione di ritiri ed esercizi spirituali, specialmente alle clarisse, con una preferenza per gli Scritti di san Francesco e santa Chiara. Da 15 anni è parroco, prima a Reggio Emilia e attualmente a Bologna. Nell’esercizio del suo ministero ha prodotto diversi sussidi, alcuni dei quali pubblicati dalle Edizioni Dehoniane di Bologna» (quarta di copertina)

Il libro riporta il testo della Leggenda dei tre compagni, così come presente nel volume Fonti Francescane pubblicato a Padova nel 2011 dalle Editrici Francescane. È una delle biografie più note di san Francesco d’Assisi e si presta molto ad una lettura vocazionale. Infatti, ad ogni capitolo della Leggenda, padre Marchesi affianca una propria riflessione nella quale offre consigli utili e pratici per discernere la chiamata particolare che il Signore indirizza ad ogni giovane, traendo spunto proprio dalle vicende salienti del Santo assisiate e che via via sono analizzate lungo il libro.
Dopo la presentazione di Monsignor Pierbattista Pizzaballa (Amministratore apostolico del Patriarcato di Gerusalemme dei Latini) e la premessa dell’autore, ci sono i diciotto capitoli della Leggenda, tutti accompagnati da una riflessione di Marchesi. Il tutto si conclude con alcuni salmi di taglio vocazionale, alcune preghiere di o comunque frequentemente recitate da san Francesco, alcune preghiere composte rifacendosi ad alcuni scritti di santa Chiara, altre preghiere di santi francescani e la preghiera di abbandono di Charles De Foucauld, non ufficialmente francescano ma spiritualmente assai vicino a san Francesco.download

Com’è facile intuire, il primo capitolo tratta della nascita di Francesco e presenta il suo ambiente, il suo carattere, la sua famiglia. Marchesi prende spunto da questi elementi per evidenziare che il discernimento vocazionale non è affatto una speculazione astratta, scissa dalla realtà: è nei fatti un processo assai “incarnato”, strettamente ancorato alla realtà, con buona pace di coloro che accusano il cristianesimo di essere lontano dal concreto. Infatti, per ognuno di noi, è nella famiglia e nel carattere che si innesta la chiamata del Signore. All’inizio, Francesco era molto attaccato a raffinatezze e vanità mondane; tuttavia aveva di partenza un cuore generoso. Lavorare sulla generosità e su certe virtù spontanee e naturali è un primo importantissimo gradino dell’itinerario di scoperta della propria vocazione.

«Qualunque sia l’ambiente e il carattere, la vocazione trova un terreno adatto nel quale crescere e svilupparsi, se c’è la generosità, cioè l’apertura agli altri, l’attenzione e la sensibilità verso gli altri, specialmente i più poveri. Se non c’è la generosità difficilmente si può parlare di vocazione. Se invece c’è la generosità si possono superare più facilmente le conseguenze negative dell’ambiente e del carattere. Tuttavia la generosità deve essere coltivata attraverso l’esercizio e la riflessione, così come può e deve essere lavorato il carattere.
Anche le eventuali conseguenze negative dell’ambiente, con l’aiuto della grazia di Dio, di una guida spirituale e di un gruppo, possono diventare dei “gradini” per giungere a Dio. L’essenziale è accettare sé stessi, fisicamente e come carattere, accettare la propria famiglia e la propria storia.» (p. 16)

Alla fine di ogni tappa, ci sono delle domande per aiutare il cammino di discernimento. Così, alla fine del summenzionato primo capitolo, tra le domande c’è: «Ti conosci? Conosci i tuoi difetti e le tue qualità?».Questo libro può essere una buona bussola, soprattutto in questo tempo in cui gli interrogativi di senso sono tanti e grandi.

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Giovanni Campanella

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