Gli anarchici bianchi: Nemici della democrazia democratica americana
brutalità e non di razzismo—gli Stati Uniti d’America hanno subito un sisma nel loro ordine civile.
dei marxisti in America. Approfittando della morte di Floyd, il BLM, insieme ai millenari bianchi, sono riusciti a creare una polarizzazione socio-politica caratterizzando gli Usa come un paese razzista. Il loro scopo, con la speranza di bloccare la rielezione del Presidente Donald Trump a novembre, è di sradicare i principi democratici sostituendoli con l’anarchia, ad esempio, cercano di eliminare la polizia nelle città con il movimento Defund the Police.
La violenza è la loro arma, come mostrato dai saccheggi violenti, le distruzioni di monumenti storici, ecc. E’ vero che alcuni monumenti demoliti erano di politici e generali degli Stati Confederati—quello non scusa le loro demolizioni—costruiti con il finanziamento del Partito Democratico durante le leggi di Jim Crow—leggi basato sulla teoria della supremazia bianca dopo la Guerra Civile (1861-1865) in quanto il razzismo fece appello ai bianchi che temevano di perdere il lavoro preso dai neri.
’Apostolo della California”, il Venerabile fra Junipero Serra. Questi criminali hanno anche dissacrato i monumenti di Abraham Lincoln e dei soldati caduti durante la 2° Guerra Mondiale.
città di Chicago.
Purtroppo, i legislatori di sinistra hanno inneggiato all’attuale guerra civile sottomettendosi ai capricci del BLM, come inginocchiandosi per chiedere il perdono per i crimini commessi da altri bianchi. Così la Speaker della Camera Nancy Pelosi, il Senatore Charles Schumer ed altri esponenti democratici hanno fatto, contemporaneamente indossando sciarpe di stile africano—molti neri americani detestano questo poiché si considerano (neri) americani e non “afro-americani”.
Le radici di questo conflitto
Tanti nei mainstream media e nell’ambiente politico accusano il Presidente Trump di razzismo—non c’è niente di vero in questo siccome lui ha lottato contro la discriminazione razziale per anni—e per spingere questo caos. L’attuale fenomeno, scoppiato sotto la sua amministrazione, avvenne anche durante il mandato Presidente Richard Nixon (1969-1974).
ha fatto ogni tanto, Nixon si è presentato come il salvatore dei suoi. Il risultato fu un paese ancora più diviso.
possedevano altri neri come schiavi fino alla Guerra Civile. Tuttavia, anche se il razzismo esiste ancora, l’America non è un paese istituzionalmente razzista. Anzi, è ancora l’unica nazione sulla terra capace di garantire la libertà di parola e di religione a tutti. Occorre che Trump, come capo del mondo libero, si renda conto che se lui non semina l’ordine, l’unità, il progresso e la pace, non sarà soltanto l’America che crollerà, ma il resto del mondo civile.