«Minorità: la forma di Francesco. Attualità inattuale» di Domenico Paoletti
L’esperienza di Francesco nasce proprio dall’incontro col Dio minore rivelato in Gesù Cristo che egli riconosce nel crocifisso di san Damiano così come nei lebbrosi. È così che Francesco riceve la minorità che egli vive innanzitutto nei confronti di Dio stesso come accettazione stupita del dono, e che poi si traduce in fraternità, sia con i compagni che con tutte le creature. Essa mira a stabilire relazioni all’insegna della reciprocità, intensa sia come disponibilità non solo a donare ma anche a ricevere il dono dell’altro/che è l’altro, sia come movimento verso l’altro, atto a promuovere nell’altro la risposta, non tanto per appagare il desiderio di contraccambio, quanto per suscitare nell’altro il farsi fratello minore e quindi l’amore. Questa minorità si fa dialogo, che significa innanzitutto far passare l’altro da nemico a ospite, così come avvenne nell’incontro col Sultano, sia per quest’ultimo che per Francesco. Non da ultimo la minorità si fa cura ecologica giacché la creazione è riconosciuta non indifferente o soggiogata all’uomo ma sorella a cui dar voce per lodare Dio. La crisi ecologica attuale è quindi crisi socio-ecologica, in quanto si radica nel decadimento di rapporti di minorità tra gli uomini e chiede una differente economia che sappia interpretare maggiormente la minorità come «codice relazionale» che scaturisce dalla sorpresa di un Dio minore.
L’Autore riflette poi sul passaggio, che si è verificato a volte nella storia, dalla minorità di Francesco al minoritismo dei francescani, ossia dal carattere subordinativo del porsi e concepirsi di Francesco, che scaturisce dall’incontro col Dio minore, a quello dominativo dei suoi seguaci, i quali sono a volte caduti nella tentazione di esercitare la loro minorità come forma di superiorità o, meglio, di affermare la povertà senza che questa scaturisca dalla minorità.
Come viene ricordato in chiusura del testo, Papa Francesco, nell’incontrare i membri della Famiglia Francesca del Primo Ordine e del Terzo Ordine Regolare nel 2017, ha affermato che, non la fraternità, non la povertà, ma la minorità è l’«elemento costitutivo» della vocazione e della missione francescana. La minorità, quale luogo dell’incontro con Dio, con i fratelli e le sorelle, tutti gli uomini e le donne e con tutto il creato, è il segno distintivo del carisma di Francesco che è così attuale per la sua inattualità. E il testo di Domenico Paoletti, con tratti rapidi, precisi ed efficaci, ricorda alla Famiglia Francescana e a tutti la forza di un Dio minore e dell’uomo come fratello minore per la realizzazione di una fraternità cosmica.