Dove é finito il Concilio?
di Giovanni Pallanti · Don Franco Cerri, prete della Arcidiocesi di Lucca, ha scritto un libro molto interessante che fa il punto dello stato del cattolicesimo dopo il Concilio Vaticano II°. O meglio fa il punto del cattolicesimo italiano dopo il Concilio indetto da Papa Giovanni XXII° e concluso dal Papa Paolo VI° (1962-1965). Il Concilio si è svolto sotto i due Papi che la Chiesa ha proclamato Santi. Effetti simili post conciliari a quelli raccontati da Don Cerri si sono avuti anche in Francia e sono stati raccontati mirabilmente da Jean Mercier, giornalista del giornale cattolico La Vie nel libro “Il signor parroco ha dato di matto” ed. San Paolo. Questo per dire che gli effetti di un Concilio che ha cambiato il corso della storia non solo della Chiesa ha avuto diverse ripercussioni. Don Cerri nel suo libro “Dove è finito il Concilio?” racconta di fatti che sono sotto gli occhi di tutti e che spesso vengono dimenticati per non mettere in rilievo le difficoltà dei preti e dei laici a stare al passo delle scelte proposte ai cattolici dai padri conciliari. Per esempio Don Cerri critica come si svolge una Santa Messa, dove non c’è un attimo di respiro e “si sia sottoposti ad un bombardamento continuo… ci sono Messe che non si riesce a respirare e, se per caso devi soffiarti il naso, ti tocca fare una rincorsa speciale per recuperare il tempo perduto, a meno che tu non riesca a bloccare l’azione liturgica.” Questo significa che i fedeli vogliono perdere poco tempo e i sacerdoti sono costretti in molti casi ad adeguarsi ai tempi dettati dai fedeli e non da quelli previsti dalla liturgia, così come, l’autore, ironizza amaramente su come ci si congeda dai defunti. Scrive Don Cerri: “è tornato alla casa del Padre. Ne danno l’annuncio i familiari e i parenti tutti…. Si vede scritto in diversi manifesti funebri. Uno si domanda subito, si chiede Don Cerri, come hanno fatto a sapere che è già in Paradiso? Chissà forse hanno una connessione internet speciale del tipo www.sanpietro.pa?” Poi ci sono argomenti anche più importanti, trattati sempre però con distacco e ironia come il racconto di quel parroco a cui un parrocchiano telefona piangendo a dirotto per annunciargli che è morta la gattina. Un libro amaro e divertente che racconta lo status dei fedeli cattolici in una nazione che ha avuto nel cattolicesimo la sua etica sin dai tempi degli apostoli Pietro e Paolo. Certamente il Concilio ancora non ha raggiunto gli effetti sperati da chi lo promosse, ci sono contraddizioni e superstizioni sia nel clero, sia tra i fedeli che ancora vanno superate. Certamente qualcosa è profondamente cambiato. Con Papa Francesco l’alto clero è costretto ad un atteggiamento più umile, da pastori che si preoccupano più del gregge che gli è stato affidato che di se stessi. E una chiesa meno vicina ai potenti e accanto ai poveri di tutto il mondo. Un bilancio post conciliare quindi sufficiente anche se non soddisfacente. Il libro di Don Cerri è stato pubblicato dalle Edizioni dei Dottrinari, promosse dai Padri Dottrinari il cui fondatore è San Cesare de Bus, elevato alla gloria degli altari da Papa Francesco