Formazione e lavoro
di Giovanni Campanella · Nel mese di luglio 2021, la casa editrice Edizioni Lavoro ha pubblicato, all’interno della collana “Società Circolare”, una raccolta di piccoli articoli intitolata La fabbrica delle competenze e della dignità – Idee e progetti per il Pnrr: il Next Generation Italia. La prefazione è di Tommaso Nannicini, senatore e professore ordinario di Economia Politica all’Università Bocconi. Gli autori principali sono Luigi Campagna, Marino Lizza, Luciano Pero e Roberto Rossini. Altri articoli sono di Roberto Benaglia (segretario generale della Fim Cisl), Antonella Marsala (dirigente di Anpal Servizi e responsabile territoriale della Regione Lombardia), Paride Saleri (titolare della Omb Saleri di Brescia, fabbrica a gestione di “ispirazione umanistica”) e Paola Vacchina (presidente di Forma – Associazione nazionale enti di formazione professionale).
La crisi pandemica da COVID 19 ha aggravato, e non generato, problemi di lungo corso del mercato del lavoro italiano. È facile intuire che gli effetti nefasti colpiranno soprattutto le fasce più deboli della società: lavoratori, precari, piccoli imprenditori, autonomi, disoccupati. Con un percorso di analisi e proposte concrete utile nella progettazione esecutiva del Next Generation Italia, gli autori del presente volume suggeriscono come realizzare un nuovo mix di “saperi” e “saper fare” di cui in troppi lamentano la carenza: un’autentica “fabbrica delle competenze e della dignità”, una filiera ininterrotta in grado di allineare chi entra e chi opera sul mercato del lavoro con le dinamiche produttive del XXI secolo.
«La scoperta del proprio talento rappresenta il fondamento del cammino virtuoso, che prosegue nei percorsi professionalizzanti che miscelano formazione e lavoro, alimentato infine nei continui processi di apprendimento formale e non formale nelle aziende, ambiti ove costruire e manutenere, e non solo fruire, le competenze critiche. Proprio l’investimento sulle nuove competenze tecnico-professionali costituisce il fattore decisivo per innalzare il tasso di occupabilità individuale, solido argine a sostegno di una dignità sociale oggi in pericoloso appannamento» (quarta di copertina).
Come già accennato, in fondo al libro si trovano alcune esperienze di stakeholder rilevanti del mondo dell’impresa (mi riferisco all’intervento di Saleri), del sindacato (Benaglia), degli operatori della formazione professionale (Vacchina), dell’istituzione pubblica per le politiche del lavoro (Marsala), sollecitando già nel testo un confronto nel merito delle proposte.
PNRR sta per Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e fa parte del programma europeo noto come Next Generation EU, un fondo per la ripresa europea da 750 miliardi di euro. Come il nostro libro indica, il piano punterà molto sul potenziamento della formazione, elemento chiave per ridurre le disparità sociali, la povertà e le situazioni di disagio ed emarginazione. Essere disposti e impegnarsi a essere formati e orientati affina le nostre inclinazioni e i nostri talenti per servire il Signore e i fratelli. Ciò rende la nostra vita piena, partecipativa e fruttuosa.