Presentazione degli articoli del mese di gennaio 2022

Andrea Drigani introduce sulla nuova impostazione editoriale della Rivista, per un ulteriore contributo alla promozione del diritto all’educazione cristiana, guardando all’Epifania («manifestazione») di Gesù, che spinge i cristiani ad essere suoi manifestatori. Carlo Nardi rileva che i ricordi di Fioretta Mazzei su Giorgio La Pira, un ripensare alla sua esistenza, sono datati nella festa di San Luca Evangelista, il santo medico dei corpi e delle anime. Giovanni Campanella con un vecchio libretto di Jaime Balmes (1810-1848) prete, filosofo e teologo spagnolo, evindenzia come le cosiddette leggi anticlericali hanno aperto la strada alle leggi lesive delle libertà. Gianni Cioli affronta la grave e tremenda questione della pena eterna, che può essere compresa solo nella connessione tra il timor di Dio e la virtù della speranza. Stefano Liccioli prende spunto da uno strano «dono» lasciato davanti ad una parrocchia, per rammentare, che la carità è un dono di Dio e come tale va donato agli uomini. Carlo Parenti richiama l’attenzione sulle preoccupanti conseguenze di un uso disordinato dell’«intelligenza artificiale», oggetto, peraltro, di un intervento di Francesco alla Pontificia Accademia per la Vita. Giovanni Pallanti presenta le gravi difficoltà politiche in cui versa, ad oggi, l’area mediterranea che fu sempre oggetto dell’attenzione del venerabile Giorgio La Pira. Francesco Vermigli svolge alcune considerazioni sul Battesimo del Signore: una manifestazione della Trinità nella quale si dichiara che l’identità di Gesù è quella di essere il Figlio Unigenito del Padre e che su di Lui scende la potenza dello Spirito Santo. Leonardo Salutati riflette sull’evidente limitatezza del calcolo del PIL, che non tiene conto dell’ampia complessità dell’agire umano, da qui la necessità di individuare altri criteri, tenendo anche conto delle indicazioni del Magistero della Chiesa. Antonio Lovascio presenta i dati, raccolti dal CENSIS, oltremodo inquietanti circa le opinioni, ancorchè minoritarie, sul Covid e sui vaccini, nonché l’adeguata risposta in un volume del vescovo Nunzio Galantino. Francesco Romano osserva che il rapporto, all’interno della Chiesa, tra il diritto alla libertà religiosa e la limitazione di questo diritto, si armonizza nella custodia del depositum fidei. Stefano Tarocchi annota sui due nomi (Gesù ed Emmanuele) che l’angelo indica a Maria e Giuseppe per il Bambino, essi esprimono il Mistero: Dio che salva e Dio sempre con noi. Alessandro Clemenzia dal discorso di Papa Francesco nella Cattedrale cattolica di Atene prende lo spunto per ribadire sia l’assoluta fiducia in Dio, che parla anche nelle piccolezze, sia l’accoglienza e il riconoscimento dei semi che Dio ha già posto nel cuore di ogni uomo. Nella rubrica «Coscienza universitaria» viene proposta una disamina delle questioni sulla prossima elezione presidenziale italiana.