«La memoria è dinamica». Echi ortodossi nelle parole di papa Francesco alla curia romana

È chiaro che è sul tempo e sui processi che Francesco vuole focalizzare l’attenzione. Addirittura, già in Evangelii Gaudium, il papa aveva formulato la «superiorità» del tempo sullo spazio. Del resto, l’avvento di Cristo è compreso come il compimento del tempo: «il tempo è compiuto», così si apre il vangelo di Marco. E tuttavia lo spazio è ri-preso dal compimento del tempo: nel tempo compiuto, nell’Avvento di Cristo, gli spazi divengono di riconciliazione, di pace, ecc. Il papa ha più volte esortato a creare spazi siffatti.

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Ecco allora la prima sfida del cambiamento d’epoca: non perdere la memoria, ossia non perdere la spinta ad avviare e percorrere processi, a guardare avanti col gusto dell’avanti che viene incontro.