Chi consiglia Trump?

Ma qual è la cultura che sottende tali scelte?

».

Non contento ha poi detto di se stesso : «Sono Cromwell alla corte dei Tudor». Ora, osservo, Oliver Cromwell, a prescindere dalla sua biografia (fu alla testa delle forze che abbatterono temporaneamente la monarchia inglese, instaurando la repubblica del Commonwealth of England, e governò Inghilterra, Scozia e Irlanda con il titolo di Lord Protettore, dal 16 dicembre 1653 fino alla sua morte del 3 settembre 1658) fu un tenacissimo avversario della Chiesa Cattolica Romana.

Merita infine ricordare che Bannon – oltre a qualche presidente Usa (i repubblicani Ronald Reagan, George W. Bush, Donald Trump) e Hillary Clinton – è l’unico personaggio politico americano esplicitamente citato nel saggio pubblicato dal quindicinale dei gesuiti Civiltà Cattolica, su “Fondamentalismo evangelicale e integralismo cattolico”. Due realtà che propagandano un “ecumenismo dell’odio”, opposto al Vangelo dell’ amore annunciato da Papa Francesco. Il quale “intende spezzare il legame organico tra cultura, politica, istituzioni e Chiesa. La spiritualità non può legarsi a governi o patti militari, perché essa è a servizio di tutti gli uomini. Le religioni non possono considerare alcuni come nemici giurati né altri come amici eterni.”. Bannon è considerato un “Sostenitore di una geopolitica apocalittica”: così nel loro articolo a quattro mani padre Spadaro e il responsabile dell’edizione argentina dell’Osservatore Romano, il presbiteriano Marcelo Figueroa.

Un consiglio di Bannon a Trump è stato quello che il presidente dimostra di seguire: non moderare i toni, sparale ancora più grosse. E’ la cd.“Formula Bannon”, che si è vista all’opera nella tecnica utilizzata per costruire prima i notiziari calunniosi e poi nella campagna elettorale. È la tecnica –come ha ricordato Vittorio Zucconi- che è definita quella dello “Shock Jock”, del fantino degli shock, colui che frusta il cavallo dell’opinione pubblica con sferzate sempre più forti per fare dimenticare gli errori di ieri e per sbalordire con la botta di domani.

Ne vedremo purtroppo ancora nuove manifestazioni. Nel prossimo numero tornerò per analizzare gli effetti divisivi e a favore delle armi e dei ricchi delle politiche di Trump.