Clemente Romano. Roma, la Chiesa, il papa
Ora, è evidente che Clemente quando giunse in Crimea, non avrebbe mai immaginato che quei nomi e quei territori avrebbero avuto ben altra notorietà a distanza di quasi due millenni. Ma, ci piace sottolineare come la storia davvero crei collegamenti inaspettati. Comunque, certamente Clemente non è noto principalmente per aver terminato la propria vita come martire in Crimea.
In questa lettera, innanzitutto, viene trasmessa un’immagine di Chiesa dal tratto fortemente unitario. Una Chiesa che punta all’armonia, una Chiesa che mira ad una vita concorde. Un’ispirazione unitaria che pare un tratto davvero significativo della dottrina di Clemente, ma che a ben vedere pretende estendersi lungo tutta la storia della Chiesa. Sulla scia di Clemente e della sua preoccupazione per l’unità della Chiesa si porranno altri giganti della storia antica cristiana: su tutti Ireneo di Lione, recentemente elevato da papa Francesco al rango di Dottore della Chiesa con il titolo di doctor unitatis. Una Chiesa certamente armonica, perché armonico è il cosmo, creato e voluto armonico da Dio. Una Chiesa una, perché uno è Dio e uno è il Salvatore di tutti gli uomini. Ma a ben vedere, si tratta di un’ispirazione ben più risalente nel tempo, se le medesime tematiche si rintracciano in Ef 4,4-6. Il principio di unità è alla base della fede cristiana. Mirare all’unità nella Chiesa significa dunque compiere atti coerenti con l’identità più profonda della Chiesa stessa. Non solo: questo slancio unitario ben presto travalica i confini strettamente ecclesiali, per diventare nella Lettera di Clemente preghiera per coloro che detengono il potere, che hanno nelle loro mani la pace, il bene, la concordia.
A distanza di così tanto tempo, c’è da chiedersi se questi punti così centrali nella Lettera di Clemente non possano avere ancora qualcosa da dire alla Chiesa di oggi. Riflettiamo proprio sull’invito accorato all’unità. Innanzitutto, come forse sempre è stato, è della Chiesa dei nostri tempi un anelito all’unità che si scontra con fatti, che tendono spesso alla frantumazione e alla separazione. L’unità appare oggi più che mai come un bene che non può essere barattato con nulla: perché uno è Dio, uno è Cristo, una è la fede, così una dovrà essere la Chiesa.