Un recente colpo d’occhio su tutta la morale economica
di Giovanni Campanella • Il 20 Febbraio 2016, la Queriniana ha pubblicato un ponderoso manuale di 528 pagine dal titolo lapidario: Teologia morale economica. L’autore è il Professore Don Gianni Manzone, da più di 10 anni docente ordinario alla Pontificia Università Lateranense, dove insegna Dottrina Sociale della Chiesa (all’Università Urbaniana tiene corsi di Etica Sociale).
Come il titolo fa intuire, il volume offre una visione d’insieme degli ultimi sviluppi degli studi sui principali ambiti della teologia morale economica, fornendo un’ampia e utile bibliografia. L’opera è divisa in 3 grandi parti incentrate rispettivamente sul momento fondativo della morale economica, sui diversi momenti dell’attività economica e sulla questione ambientale (quest’ultima parte richiama spessissimo la seconda enciclica di Papa Francesco, Laudato Sì).
La prima parte delinea dapprima una breve storia della disciplina partendo dai Padri della Chiesa e finendo col magistero e la letteratura più recenti. Tratta poi del fondamento biblico e delle categorie teologiche. Successivamente, confronta vari approcci alla materia, valorizza quello personalista e contesta una concezione di morale estrinseca all’economia, sottolineando con forza l’esistenza di una morale intrinseca. Infine tratta la questione della responsabilità ed evidenzia come l’iniziativa economica sia più un fatto sociale e non solamente individuale.
La seconda parte analizza in dettaglio l’essenza dei contratti, la proprietà, il prezzo, la concorrenza, il lavoro, le professioni, l’impresa, il marketing (comprendente le tematiche relative alla distribuzione del prodotto e le tematiche relative alla pubblicità) e il denaro.
La terza e ultima parte affronta le problematiche legate all’ambiente ed è forse un po’ meno profonda rispetto all’argomentazione delle pagine precedenti. Ciò è probabilmente dovuto al fatto che il discorso esula spesso dall’ambito più prettamente economico: illustra puntualmente e con precisione gli innegabili e importanti legami tra ambiente e politica economica ma talvolta si avventura nel terreno delle scienze naturali e indugia in ambiti più puramente filosofici. Tutta questa parte sembra nata dal desiderio di approfondire punto per punto gli elementi salienti della Laudato sì.
Nel complesso, il libro è una validissimo strumento per orientarsi nel mare magnum della morale economica e delle sue recenti acquisizioni. L’argomentare di Manzone è poderoso, profondo, rigoroso, sistematico e preciso, anche se talora tende a essere ridondante ed eccessivamente forbito, arrivando a complicare alcuni punti più del dovuto.
La trattazione espone con precisione il cammino (intrapreso perlopiù nel XX secolo a livello sia ecclesiale che extra-ecclesiale) di graduale presa di coscienza della impossibilità di lasciare agire da soli i dinamismi economici. I divari tra ricchi e poveri e il grido di sofferenza proveniente dalle periferie esistenziali interpella l’uomo e la Chiesa: c’è bisogno di una politica, di una regolazione, di una morale. «Il fine dell’attività economica è la conservazione, lo sviluppo e il perfezionamento della persona umana: tal fine non si realizza spontaneamente» (p. 49).