La settimana sociale dei cattolici italiani e le riflessioni del Papa su politica, economia, lavoro, Europa
Si tratta di un fenomeno ingiusto che è il risultato di un quadro sociale ed economico dell’Italia estremamente preoccupante”.
datevi i mezzi e il tempo per percorrere i sentieri della fraternità, per costruire ponti tra gli uomini piuttosto che muri, per aggiungere la vostra pietra all’edificazione di una società più giusta e più umana”.
Il Papa, nel citato discorso al workshop della Pontificia Accademia delle Scienze, intitolato “Cambiare le relazioni tra Stato, mercato e società civile”, aveva approfondito il tema della uguaglianza: “Se prevale come fine il profitto, la democrazia tende a diventare una plutocrazia in cui crescono le diseguaglianze e anche lo sfruttamento del pianeta” individuando “due cause specifiche che alimentano l’esclusione e le periferie esistenziali: la diseguaglianza e lo sfruttamento, che non sono una fatalità e neppure una costante storica”. Sul lavoro Francesco aveva sottolineato che è necessario crearne di nuovo, superando la “pigrizia spirituale” svincolandosi “dalle pressioni delle lobbies pubbliche e private”. Per il Papa bisogna “civilizzare il mercato e non possiamo sacrificare sull’altare dell’efficienza – il «vitello d’oro» dei nostri tempi – valori fondamentali come la democrazia, la giustizia, la libertà, la famiglia, il creato”.
l’Europa conosce ambedue”.