Il gemito e la gloria
di Carlo Nardi • «La gloria di Colui che tutto move \ per l’universo penetra e risplende \ in una parte più e meno altrove». Così Dante nelle prime parole del Paradiso (I,1-3) in un tripudio di luce e di magnificenza, qual è la ‘gloria’ biblica, kavod degli ebrei, doxa dei greci, Herrlichkeit nella bibbia di Lutero, da tradurre con ‘signorilità’. «In una parte più e meno altrove» giunge la gloria di Dio che permea tutte le cose in virtù del permanente atto creativo e soprattutto quando il regno di Dio e del suo Cristo sarà manifesto, anche nella materia che Dio fa sussistere.