Giubileo: misericordia per mafia capitale e mali d’Italia

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un vero e proprio groviglio di fallimenti tecnici, errori umani, sabotaggi e disfatte morali.

Certo, anche la Chiesa può e deve fare la sua parte. “Rinnovarsi nelle sue strutture, nelle dinamiche decisionali e nelle prassi concrete”, come auspica il segretario generale della CEI monsignor Nunzio Galantino. E non a caso Papa Francesco ha convocato un Sinodo, interverrà al Convegno nazionale di Firenze ed ha indetto un Giubileo della Misericordia per segnare una svolta al suo Gregge. Per far emergere e coltivare un “cristianesimo di popolo” che sappia elaborare ed attuare una “cultura del progetto”. Abbandonando vecchi schemi pastorali e dando voce a nuovi soggetti (ecclesiastici e laici) capaci di confrontarsi con una società fluida.