LA V CONFERENZA PRESINODALE PANORTODOSSA A CHAMBESY
Convocata da Sua Santità Bartolomeo, patriarca ecumenico di Costantinopoli, si è tenuta al Centro patriarcale di Chambesy, presso Ginevra, la V Conferenza Presinodale Panortodossa sotto la presidenza del metropolita di Pergamo, Ioannis (Zizioulas) dal 10 al 17 ottobre u.s. con lo scopo di pervenire all’approvazione finale del testo su Autonomia e modo della sua proclamazione nella Chiesa Ortodossa, un testo preparato nel dicembre 2011 dalla Commissione Preparatoria Interortodossa, ed all’approvazione –per decisione dei Capi della Chiesa ortodosse- dei testi della II (1982) e della III Conferenza Panortodossa Presinodale (1986)1 rivisti e aggiornati dalla Speciale Commissione interortodossa nei tre incontri tra 2014 e 2015 dei quali abbiamo dato notizia negli interventi precedenti.
Hanno preso parte a tale V Conferenza le seguenti delegazioni di 14 Chiese ortodosse autocefale.
Per il patriarcato di Costantinopoli: il metropolita di Francia, Emmanuele; l’archimandrita Bartolomeo (Samaras); il protopresbitero Giorgio Tsetsis; l’archimandrita Prodromos (Xenakis).
Per il patriarcato di Alessandria: il metropolita del Capo di Buona Speranza, Sergio: il metropolita di Mwanza, Ieronimos; l’archimandrita Nicola (Ioannidis).
Per il patriarcato di Antiochia: il metropolita di San Paolo e di tutto il Brasile, Damaskinos; il metropolita di Akkar, Basilio; il sig. Giorgio Ghandour.
Per il patriarcato di Gerusalemme: il metropolita di Capitola, Esichio; l’arcivescovo di Costantina, Aristarco; il prof. Teodoro Yankou.
Per il patriarcato di Mosca: il metropolita di Volokolamsk, Hilarion; l’arcivescovo di Berlino/Germania e Gran Bretagna, Marco; l’arciprete Nikolay Balashov; l’archimandrita Irinei Steenberg; il rev. Anatoly Churyakov (interprete).
Per il patriarcato di Georgia: il metropolita di Zugdidi e Tsaiši, Gerasimo; il metropolita di Gorij e Aten, Andrea; il protopresbitero Giorgio Zviadadze; il monaco Anthimoz (Javakhishvili).
Per il patriarcato di Serbia: il metropolita di Crna Gora e Primorje, Anfilochio; il vescovo di Bačka, Ireneo; l’arciprete Gajo Gajić.
Per il patriarcato di Romania: il metropolita di Târgovişte, Nifon; l’arciprete Viorel Ionita.
Per il patriarcato di Bulgaria: il metropolita di Varna e Veliky Preslav, Joan; il dr. Dimitar Arnaudov.
Per la chiesa ortodossa di Cipro: il metropolita di Paphos, Giorgio; il vescovo di Karpasia, Crisostomo.
Per la chiesa ortodossa di Grecia: il metropolita di Peristeri, Crisostomo; il metropolita di Dimitriade e Almyros, Ignazio; il metropolita di Messinia, Cristostomo.
Per la chiesa ortodossa di Albania: il metropolita di Korça,Joan; il metropolita di Girokastro, Demetrio; il sig. Pyrros Kondylis.
Per la Chiesa ortodossa di Polonia: il vescovo di Siemiatycze, Jerzy; arciprete Andrzej Kuzrna.
Per la Chiesa ortodossa delle Terre ceche e della Slovacchia: l’arcivescovo di Michalovce e Košice, Juraj; archimandrita Seraphim (Shemyatovsky); arciprete Milan Gerka.
L’INTERVENTO INIZIALE DEL METROPOLITA HILARION
Dal sito ufficiale del Dipartimento per le relazioni esterne della Chiesa Ortodossa russa (DECR) appare che all’inizio della Conferenza, dopo aver formulato la preoccupazione della sua Chiesa per la situazione del Medio Oriente e per il pericolo che i terroristi rappresentano per la comunità cristiana, dopo aver ancora informato sul giudizio dato dal Sinodo della Chiesa russa sui documenti per il sinodo, per esplicita istruzione del patriarca Kyril, ha formalmente “espresso la profonda preoccupazione della Chiesa russa ortodossa riguardo alle azioni anticanoniche compiute dai gerarchi delle strutture della Chiesa ucraina del Patriarcato di Costantinopoli negli USA e in Canada quando essi arrivano in Ucraina –dicono- per conto del Patriarca di Costantinopoli senza informare di ciò il Primate canonico della Chiesa Ortodossa Ucraina, entrano in contatto con gli scismatici, dichiarano la presunta disponibilità del Patriarcato di Costantinopoli a concedere l’autocefalia agli scismatici, mettono in dubbio gli atti canonici dei secoli passati posti dal patriarcato di Costantinopoli e universalmente riconosciuti, accettano con onore persone ridotte allo stato laicale e scomunicate dalla Chiesa, consentendo loro di celebrare nelle loro chiese e pregando insieme con loro”. “Noi chiediamo al Patriarcato di Costantinopoli -ha formalmente dichiarato il metropolita- di esprimere un giudizio su queste azioni anticanoniche e di obbligare questi gerarchi ad interrompere tali azioni che distruggono la nostra unità panortodossa”.
Dopo questa apertura piuttosto dura, tuttavia, il metropolita ha espresso la speranza che nonostante le difficoltà i partecipanti alla Conferenza riescano, in spirito di fraterna unanimità e cooperazione, a preparare il Sinodo pan ortodosso in un momento nel quale l’Ortodossia ne ha un grande bisogno.
COMUNICATO CONCLUSIVO UFFICIALE DELLA V CONFERENZA PANORTODOSSA PRESINODALE (CHAMBESY, GINEVRA)2
“La V Conferenza Panortodossa, convocata da Sua Santità il patriarca ecumenico, Bartolomeo, con l’opinione concorde delle loro Beatitudini i Primati della Chiese Ortodosse locali quale si è espressa nella loro Sacra Assemblea tenutasi al Fanar dal 6 al 9 marzo 2014, si è riunita nel Centro Ortodosso del Patriarcato Ecumenico presso Chambesy (Ginevra) dal 10 al 17 ottobre 2015.
I lavori della Conferenza sono cominciati con la Concelebrazione Episcopale Interortodossa nel Sacro Tempio stavropigiaco dell’apostolo Paolo la domenica dei teofori Padri del VII Concilio Ecumenico di Nicea; si sono quindi svolti sotto la presidenza del Reverendissimo Metropolita anziano di Pergamo, Giovanni, il quale, essendo impedito negli ultimi due giorni, è stato sostituito alla Presidenza dal secondo membro della rappresentanza del Patriarcato ecumenico, il Reverendissimo Metropolita di Francia Emmanuele, con il concorso del Segretario per la Preparazione del Santo e Grande Sinodo della Chiesa Ortodossa, Reverendissimo Metropolita di Svizzera Geremia. Ai lavori della Conferenza hanno partecipato rappresentanze di tutte la Chiese Ortodosse Autocefale.
I Primati delle Chiese Ortodosse locali hanno inviato Messaggi ai partecipanti alla Conferenza che sono stati letti in assemblea. I membri della Conferenza hanno inviato una lettera di risposta a tutti i Primati delle Chiese Ortodosse chiedendo la loro preghiera e benedizione per il buon andamento dei lavori della Conferenza.
Temi della V Conferenza Panortodossa Presinodale, in accordo con la volontà dei Primati, sono stati la discussione e l’approvazione finale a) del testo apprestato dalla Commissione Antepreparatoria Interortodossa (2009) su L’autonomia e il modo della sua proclamazione nella Chiesa Ortodossa, b) delle modifiche proposte all’unanimità dalla Speciale Commissione Interortodossa riunitasi per tre volte (2014,2015) nei confronti dei testi approvati dalla II e III Conferenza Presinodale (1982,1986).
La Conferenza ha esaminato il testo L’autonomia e il modo della sua proclamazione nella Chiesa Ortodossa e i testi apprestati dalla Speciale Commissione Interortodossa nelle sue riunioni a Chambesy sui temi: a) Le relazioni della Chiesa Ortodossa con il restante mondo cristiano, b) La missione della Chiesa Ortodossa nel mondo contemporaneo, c) L’importanza del digiuno e della sua osservanza. A tali testi sono state fatte chiarificazioni, integrazioni, correzioni e aggiunte.
Sono state approvati all’unanimità dalla Conferenza i testi L’autonomia e il modo della sua proclamazione nella Chiesa Ortodossa, Le relazioni della Chiesa Ortodossa con il restante mondo cristiano e L’importanza del digiuno e della sua osservanza oggi. Il testo La missione della Chiesa Ortodossa nel mondo contemporaneo non è stato sottoscritto dalle Chiese di Russia e di Georgia.
Chambesy, Ginevra, 16 ottobre 2015.
Il Presidente della Conferenza
Il metropolita di Francia
Emmanuele”
ALCUNE OSSERVAZIONI
Confrontando il comunicato ufficiale con la notizia data dal sito ufficiale del Dipartimento per le relazioni esterne della Chiesa di Russia (DECR), emergono alcune cose interessanti. Il documento La missione della Chiesa Ortodossa nel mondo contemporaneo altro non è che il documento precedentemente intitolato: Contributo della Chiesa Ortodossa allo stabilimento della pace, della giustizia, della libertà, della fraternità e dell’amore tra le nazioni e l’eliminazione della discriminazione razziale e di altre forme di discriminazione. In questa Conferenza il documento ha ricevuto un nome nuovo. Come ricorderanno i nostri lettori: si tratta del documento che ha suscitato la discussione sull’omosessualità. Secondo il DECR, poi, “in conseguenza del fatto che il consenso non è stato raggiunto su un certo numero di questioni di capitale importanza (pivotal issues) il documento non è stato firmato dai capi delle delegazioni delle Chiese Ortodosse di Russia e Georgia”.
Va ancora osservato che nulla si è detto in tale occasione dei documenti sulla questione del calendario comune e sugli impedimenti matrimoniali, sui quali come abbiamo ricordato in precedenza non si era raggiunto l’accordo. Si può ritenere che non vengano ripresi nell’eventuale Santo Sinodo dell’anno prossimo.
Le conseguenze del disaccordo emerso su La missione della Chiesa Ortodossa nel mondo contemporaneo potrebbero essere le stesse, anche se questo sarà probabile oggetto di ulteriori confronti tra le Chiese prima del Sinodo.
1 Si ricordi la successione delle Conferenze Panortodosse Presinodali tenutesi a Chambesy (I:1976; II: 1982; III: 1986; IV : 2009). Una documentata e buona presentazione del cammino delle Conferenze, in italiano, è offerta da D.KERAMIDAS, Verso il Sinodo Panortodosso del 2016. Attese e prospettive in O Odigos 33(2015) n.3 (luglio-settembre), 8-14.
2 Mia traduzione dal testo greco del Comunicato, pubblicato dall’agenzia di notizie greca Amen di sabato 17 ottobre 2015.