Paolo e Roma: alcune note
Girolamo aggiunge che Paolo «restando due anni in libertà vigilata, disputava ogni giorno con i Giudei sulla venuta del Cristo» (De viris inlustribus V, 5). Il soggiorno dell’apostolo a Roma avviene di fatto nella forma di una custodia preventiva, molto leggera, che gli permette una certa libertà di azione. Paolo prigioniero, pur vivendo in una casa da lui scelta, probabilmente rimaneva però legato con il polso destro al soldato di guardia, secondo quanto prescriveva la custodia militaris romana.
Comunque ci sono numerosi indizi, sempre sulla scia delle notizie di Girolamo, per situare la sua morte entro il 58: egli scrive ancora, a proposito degli Atti degli Apostoli, che il «racconto giunge fino al[la fine] del biennio della permanenza di Paolo a Roma, cioè fino al quarto anno di Nerone» (de viris inlustribus VII, 2).
Questa datazione si situa inequivocabilmente tra l’ottobre del 57 e l’ottobre del 58. A onor del vero va detto però che lo stesso Girolamo, sostiene altrove (de viris inlustribus, V, 8) una data più avanzata: quarto decimo Neronis anno: ossia il 67 d.C.