Kènosi, metodo e libertà religiosa
«sfide epocali», «i valori portanti dell’umanesimo cristiano» e il contributo che può e deve offrire la teologia?
Dignitatis humanae sulla libertà religiosa – aprono e che tanto si stanno rivelando caratterizzanti l’insegnamento di papa Francesco e stimolanti per il cammino che i cristiani e l’intera famiglia umana hanno davanti.
é gli esseri umani» (n.9).
Ebbene, tale libertà religiosa è, da un lato, fondata sul piano cristologico, staurologicamente centrato, dall’altro, presentata nella sua connessione all’attitudine umana/capacità/diritto/dovere morale di cercare la verità. Quest’ultima, infine, è descritta, come si è sommariamente visto, a partire dalla logica della dialogicità, della dignità dell’alterità, della reciprocità, dell’agápe, ovvero, esplicitando il discorso su un piano teologico: trinitariamente.
’altro, della comprensione della trinitarietà di Dio e delle sue conseguenze nel vivere e leggere la realtà rivelano traccia i documenti, come ha mostrato, ad esempio, Piero Coda che rileva e dispiega nelle sue implicazioni teologiche l’attenzione data dai padri conciliari, in modo più esplicito in documenti come Gaudium et Spes, all’«intersoggettività degli uomini sul modello e nell’interiorità dell’intersoggettività divina trinitaria».
à della loro identità radicata nella kènosi di Cristo. Con ciò è delineata una figura antropologica quanto mai robusta e versatile, che si fa snodo tra gli uomini, nella logica della dialogicità, del riconoscimento della dignità dell’alterità, della reciprocità, dell’agápe quale autocomunicazione del Dio Uno e Trino.
Un ultimo, capitale, aspetto. La suddetta autocomunicazione è evento di libertà e, in quanto tale, dice l’evento di libertà della natura del soggetto che la offre. Ecco le tre coordinate che possono informare/riformare il pensare teologico e renderlo disponibile a un efficace servizio nella prassi: kènosi, mistero trinitario e libertà. Occorre che il pensare assuma tali elementi teoretici non solo nella loro qualità di contenuti ma innanzitutto come luoghi e dinamica strutturanti il metodo del suo costituirsi, e su tale base, elaborare una vera e propria ontologia trinitaria della libertà che allarghi i nostri orizzonti di comprensione e precisi la finalità del nostro agire e ne rinvigorisca la spinta.