La rivista della Facoltà teologica dell’Italia centrale, “Vivens homo”, ha compiuto 26 anni
di Gianni Cioli • Vivens homo è la rivista della Facoltà teologica dell’Italia centrale e dell’Istituto superiore di scienze religiose di Firenze che pubblica i risultati delle ricerche dei loro docenti, pur accogliendo volentieri, anche in vista di un dialogo interdisciplinare, anche contributi di studiosi esterni. Il titolo, derivato dalla nota espressione di sant’Ireneo «La gloria di Dio è l’uomo vivente», indica l’interesse particolare che la rivista riserva alla ricerca antropologica: a tutti gli aspetti del vivere umano nel loro rapporto con la trascendenza e la rivelazione cristiana.
Quest’anno la rivista compie 26 anni. Essa infatti nasce nel 1990 come Annali dell’Istituto superiore di scienze religiose “Beato Ippolito Galantini” per felice iniziativa dell’allora direttore dell’Istituto, don Dino Nuti. A partire dal 1992, in seguito all’apertura del Secondo Ciclo di studi per il conseguimento della Licenza in Teologia, assume cadenza semestrale come espressione dei docenti dello Studio Teologico Fiorentino e dell’ISSR e diviene «lo strumento ordinario per farsi conoscere e confrontarsi con quanto altrove si produce nel campo degli studi teologici» (S. Dianich, Editoriale, in Vivens homo 3[1992], 1).
Dal 1998, dopo il passaggio dello Studio Teologico Fiorentino a Facoltà Teologica dell’Italia Centrale, la rivista assume definitivamente la propria identità come Rivista Teologica Fiorentina, semestrale di teologia e scienze religiose.
In continuità con la vocazione umanistica della città di Firenze Vivens homo ha cercato di promuovere una ricerca teologica particolarmente attenta al dialogo con la ricerca storica, con la critica letteraria, con la filosofia e le scienze umane, nella linea del concilio Vaticano II. Un’attenzione particolare è sempre stata dedicata all’ermeneutica delle arti figurative.
Se nel corso degli anni si è particolarmente interessata del «dialogo fra le discipline teologiche e quelle umanistiche e artistiche» (G. Cioli, Editoriale, in Vivens homo 15[2004], 261), la rivista non ha comunque trascurato altre vocazioni, anch’esse in qualche modo legate alla tradizione della teologia fiorentina, come quella patristica e quella ecumenica. A questo proposito è importante sottolineare la scelta programmatica della direzione di collocare Vivens homo sempre più decisamente a servizio del dialogo ecumenico per una «maggiore conoscenza e accoglienza reciproca tra Oriente ortodosso e Occidente cattolico» (B. Petrà, Editoriale, in Vivens homo 2[2014], 304).
Vivens homo costituisce inoltre lo spazio in cui normalmente vengono pubblicati, in specifiche sezioni, gli interventi presentati nel corso dei convegni o seminari dei docenti che annualmente sono organizzati a cura dei dipartimenti della Facoltà.