San Francesco di Sales. La santità per tutti

Il vescovo savoiardo ha però uno spazio suo proprio nella storia della Riforma cattolica: predicatore instancabile, scrittore prolifico, è stato anche un teorico mai domo di una Chiesa rinnovata in radice, perché rifondata nella più intima realtà spirituale dei credenti in Cristo. Nel terzo centenario della sua morte papa Pio XI pubblicava una lettera enciclica nella quale salutava in Francesco di Sales colui che aveva ricevuto la missione di «smentire il pregiudizio […] che la vera santità, quale viene proposta dalla Chiesa, o non si possa conseguire, o almeno sia così difficile raggiungerla da sorpassare la maggioranza dei fedeli ed essere riservata unicamente ad alcuni pochi magnanimi» (Rerum omnium perturbationem, 26 gennaio 1923). Si direbbe allora che Francesco tanto nelle sue opere più rappresentative (Introduzione alla vita devota e Trattato dell’amore di Dio), quanto nella sua continua prassi pastorale si presenti sulla scena della storia della Chiesa come uno degli antesignani più rappresentativi di quella che il Vaticano II chiamerà “vocazione universale alla santità” (cap. 5 della Costituzione dogmatica Lumen gentium).