Il Signore ci giudica attraverso gli angeli dei bambini
di Carlo Parenti • Il 20 novembre 2016 si è celebrata in tutto il mondo la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza voluta nel 1989 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite . Sono 196 i Paesi nel mondo che hanno ratificato da allora la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. E’ il trattato sui diritti umani più ratificato (a parole purtroppo) della storia
I bambini e le guerre:
Oltre un miliardo di bambini vivono in 42 paesi colpiti, tra il 2002 e oggi, da violenti conflitti.
Nel solo Mediterraneo nel 2015 i bimbi annegati in mare, secondo i dati UNICEF-UNHCR-OIM, sono più di 700.
I bambini e la miseria
I bambini e gli abusi
1 milione sono nel mondo i minori avviati ogni anno al commercio sessuale. Quasi un quarto delle ragazze tra i 15 e i 19 anni riferisce di aver subito violenze dall’età di 15 anni. Circa una ragazza sotto i 20 anni su dieci è stata violentata o costretta a compiere atti sessuali. Nella sola Europa si stima che oggi siano 18 milioni i bambini vittime di abusi sessuali, 44 milioni quelli che hanno subìto violenze fisiche e 55 milioni quelli che hanno dovuto sottostare ad abusi psicologici.
La violenza ha anche implicazioni finanziarie. Secondo una stima, le conseguenze della violenza fisica, psicologica e sessuale ai danni dei bambini possono avere, a livello globale, un impatto economico pari a 7.000 miliardi di dollari USA.
Bambini e cambiamento climatico
Negli ultimi vent’anni, alcuni dei maggiori disastri naturali registrati hanno stravolto la vita di più di 4,4 miliardi di persone. Circa il 50-60% della popolazione colpita da disastri è costituito da bambini. Secondo le stime, ogni anno 175 milioni di bambini rischiano di essere colpiti da disastri naturali. La maggior parte di loro deve far fronte allo sconvolgimento della propria formazione scolastica.
Con Papa Francesco ci dobbiamo impegnare: «Mai più violenza ai bimbi, mai più succeda che un bambino debba vivere queste sofferenze».