I giovani, il discernimento, la Chiesa
Ora, è proprio il timore di mettersi in gioco, di implicarsi e di rischiare che si pone per il giovane di oggi come il più grande impedimento a intraprendere un cammino di discernimento. E non pare proprio gli se ne debba fare una colpa. Il giovane dei nostri tempi vive infatti immerso in una cultura che rende assai difficile il discernimento: l’epoca della liquidità fa apparire talmente evanescenti gli elementi che si dovrebbero esaminare, che quasi pare mancare il materiale su cui fare discernimento. Al giovane dei nostri tempi è richiesto allora uno sforzo ancora maggiore di quello che veniva richiesto ai suoi coetanei, anche solo qualche anno fa: innanzitutto una finezza maggiore per l’individuazione degli elementi su cui fare discernimento, quindi uno sforzo più grande per resistere a sollecitazioni alla dispersione e alla disperazione, che accompagnano e affaticano il cammino faticoso del giudizio, oggi più che mai.