Facciamoci trascinare dalla santità dei giovani

Le riflessioni di Papa Francesco ci aiutano, a mio avviso, ad avere in generale uno sguardo positivo sulla condizione dei giovani, abbandonando i soliti luoghi comuni. A volte siamo tentati di pensare che nel cammino di fede le nuove generazioni abbiano tutto da imparare dagli adulti, ma non è così. In tal senso mi hanno colpito le parole del Santo Padre pronunciate la scorsa estate al circo massimo in occasione di una veglia di preghiera con i giovani italiani. Prendendo spunto dalla corsa degli apostoli Pietro e Giovanni al sepolcro vuoto di Gesù, Papa Bergoglio disse:«Poiché siete giovani, io, come Pietro, sono felice di vedervi correre più veloci, come Giovanni, spinti dall’impulso del vostro cuore, sensibile alla voce dello Spirito che anima i vostri sogni. […] Sarò felice di vedervi correre più forte di chi nella Chiesa è un po’ lento e timoroso, attratti da quel Volto tanto amato, che adoriamo nella santa Eucaristia e riconosciamo nella carne del fratello sofferente. Lo Spirito Santo vi spinga in questa corsa in avanti. La Chiesa ha bisogno del vostro slancio, delle vostre intuizioni, della vostra fede. Abbiamo bisogno! E quando arriverete dove noi non siamo ancora giunti, abbiate la pazienza di aspettarci, come Giovanni aspettò Pietro davanti al sepolcro vuoto».

Valorizzare i giovani non vuol dire metterli al centro della nostra attenzione in qualche occasione, ma promuovere il loro sano protagonismo, facendoci trascinare anche nel cammino di fede dai loro slanci, dal loro entusiasmo, dai loro esempi di santità.