I quattro punti cardinali della piena comunione
E ancora, lungo i secoli, la Chiesa ha dovuto fare anche i conti con l’esistenza di altre Chiese, e imbattersi così in un cammino che, non soltanto rimarginasse le ferite delle divisioni, ma soprattutto portasse a una nuova comprensione dell’unità, capace di accogliere in sé la distinzione.
L’unità, insomma, non è una parola come tante altre: ha una storia che si intreccia con quella della Chiesa, anche se è precedente alla nascita di quest’ultima. Alla luce di Cristo, infatti, la comunità cristiana ha avuto tra le mani un concetto precedente di unità, di provenienza ellenistica, colta come “contrario” della distinzione.
Papa Francesco, nel suo discorso rivolto (lo scorso 3 giugno) alla delegazione di giovani sacerdoti e monaci di Chiese ortodosse orientali, ha offerto alcuni termini attraverso i quali è possibile raggiungere un significato autentico di “unità”, in relazione al cammino ecumenico tra le Chiese. In riferimento alla vicina Solennità di Pentecoste, Francesco ha presentato quattro parole realmente legate all’unità: dono, armonia, cammino, missione.
Il terzo termine è cammino. Esso indica che non è qualcosa che si costruisce a tavolino, non è una statica intesa tra le parti, ma segue il dinamismo dello Spirito, e dunque si costruisce cammin facendo. Ciò richiede un atteggiamento di pazienza e perseveranza, in quanto i risultati non sono un miracolo improvviso o qualcosa di eclatante che si ottiene al termine di un percorso, ma risiedono proprio nel camminare insieme, nella semplicità offerta dal vivere ciascuno la propria quotidianità.
A conclusione del suo saluto, terminata la descrizione di questi quattro punti, Papa Francesco ha offerto un ulteriore spunto per comprendere il significato di unità, riconducendo i partecipanti a quell’evento che ha definito «l’altare dell’unità», vale a dire il legno della croce. Egli ha affermato: «La croce di Cristo sia la bussola che ci orienta nel cammino verso la piena unità. Perché è su quel legno che Cristo, nostra pace, ci ha riconciliati, radunando tutti in un popolo solo (Ef 2,14). E allora dispongo idealmente sui bracci della croce, altare dell’unità, le parole che ho voluto condividere con voi, quasi come quattro punti cardinali della piena comunione, che è dono, armonia, cammino, missione».
Se la missione è il fine dell’unità, la croce ne è la forma: certamente poco desiderabile per ciascuno, essa rimane il luogo in cui – nel dramma della lacerazione e del peccato di ogni creatura – si è consumata e rivelata pienamente l’unità che Cristo ci ha donato.