Oltre l’invisibile, un libro di Federico Faggin: scienza e spiritualità sono una sola disciplina

325 500 Carlo Parenti
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di Carlo Parenti · Recensisco un libro di grande interesse scritto da Federico Faggin, inventore dei microprocessori, che fanno funzionare computer, tablet, smartphone ecc. Essi, dalle dimensioni ridotte – ad esempio nei PC attuali si parla di ‎2,54 x 2,54 x 0,25 cm per 39 grammi- possono eseguire fino a 4 miliardi di operazioni al secondo e inoltre miliardi di transistor al loro interno cooperano per eseguire programmi o applicazioni. In recenti e non ultimi microprocessori di Apple (es. A14) in 1x 1cm si trovano almeno 12 miliardi di transistor.

Faggin, che vive dal 1968 in USA e ha dato il nome alla Silicon Valley, ha inventato anche i touch screen che hanno permesso appunto i tablet e gli smartphone, primi tra tutti gli iPhone. Nel 2010 ha ricevuto la Medaglia Nazionale per la Tecnologia e l’Innovazione dal presidente Obama, per l’invenzione del microprocessore (e i suoi progressi ottenuti da sue aziende)). Nel 2019 il presidente Mattarella l’ha nominato Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana. Nel 2011 ha fondato la Federico and Elvia Faggin Foundation (anche per approfondire il tema del libro vedi QUI), un’organizzazione no-profit dedicata allo studio scientifico della coscienza.

Siamo quindi di fronte ad un grande scienziato! Mondadori ha pubblicato il suo ultimo libro: Oltre l’invisibile, dove scienza e spiritualità si uniscono.

Faggin scrive: “Dopo trentacinque anni di studio sulla coscienza [vedi: Irriducibile. La coscienza, la vita. i computer e la nostra natura, Mondadori, 2022], sono sicuro che esista un’unione profonda tra il mondo della scienza e quello della spiritualità, due mondi che spesso sono considerati incompatibili tra di loro. Mi auguro che questo libro possa rendere le mie idee più chiare e fruibili e che aiuti i lettori a orientarsi meglio nella realtà più vasta in cui scienza e spiritualità sono una sola disciplina che mostra la ricchezza, la bellezza e il significato dell’universo che possiamo creare insieme. Noi siamo luce, dobbiamo solo aprire gli occhi.

La scienza nega la realtà spirituale e la spiritualità spesso nega la realtà fisica. Eppure, sono due facce della stessa medaglia. Noi non siamo macchine biologiche come ci vuole far credere lo scientismo. Noi non siamo solo un corpo fisico. Questa idea non ci rappresenta pienamente, non descrive la nostra umanità. Non descrive il cuore, il coraggio, l’intelligenza creativa. Noi siamo esseri spirituali imprigionati in un corpo fisico, simile a una macchina. Ma siamo molto di più di una macchina […] L’avvento dell’intelligenza artificiale, combinato con i principi materialisti e riduzionisti che considerano l’uomo una macchina classica, favorisce una forma di scientismo che sta portando la società umana su una china pericolosa. Se ci consideriamo macchine, saremo prima o poi superati dalle macchine costruite da chi potrebbe controllarci. Per questo è necessaria una nuova scienza che includa la spiritualità e una nuova spiritualità che includa la scienza. Ho chiamato Nousym la loro unione.

Viene detto che la visione di Faggin è visione ottimista, che si ricollega alla filosofia, che ha sempre affermato che non siamo solo corpo, ma che c’è qualcosa di più.

All’origine di tutto c’è la coscienza (sostiene ancora Faggin), che è capacità che ci permette di conoscere, capire e attribuire un significato alle nostre esperienze. Comprende anche la materia. “La coscienza è una proprietà fondamentale dell’universo. Esiste fin dall’inizio, prima della materia stessa. Non può essere originata dalla materia, perché la materia non ha la capacità di comprendere. E noi essere umani siamo parte integrante di un tutto. La nostra essenza è un campo quantistico cosciente e che ha libero arbitrio”.

Nel libro (che basandosi sulla fisica quantistica richiede attenzione e comprensione -non facile- di questa scienza) si criticano fondatamente il riduzionismo della fisica classica e i principi materialisti.

Nella fisica quantistica c’è un fatto ‘incredibile’: l’entanglement quantistico un complesso e misterioso fenomeno della meccanica quantistica, definito da Einstein come “spaventosa azione a distanza”. Tutto è intimamente legato al di là dello spazio e del tempo! L’entanglement quantistico si manifesta quando due particelle sono intrinsecamente collegate e questa unione ha effetti sul sistema fisico: qualsiasi azione o misura sulla prima ha un effetto istantaneo anche sulla seconda (e viceversa) anche se si trova a distanza. Si è dimostrato che anche a 1200 km due particelle si comportano allo stesso modo.

Il libro è un inno al libero arbitrio e al valoro unico e irrepetibile e non riproducibile della singola persona umana. E a partire dalla fisica quantistica Faggin ha avviato una sorta di cantiere di una nuova scienza che includa la spiritualità e una nuova spiritualità che includa la scienza.

Di fatto si convalida il valore e l’esclusività della ‘persona umana ‘ e del trascendente di una coscienza che sopravvive alla morte del corpo. 

Leggo nel libro: “L’unica nostalgia che provo è per le persone care che ‘se ne sono andate’. Ma so che le ritroverò quando lascerò il mio corpo fisico. ‘I nostri morti ci attendono come le stelle del cielo attendono che passi la notte e la nostra capacità di vederle se non al buio’, afferma Emanuele Severino.”

Quindi: oltre l’invisibile, la scienza e la spiritualità si uniscono.

Pensiamo (scrive Faggin) che la realtà sia assurda; invece, siamo noi che siamo assurdi quando vogliamo forzarla dentro le nostre idee preconcette. Bisogna liberarci dai presupposti errati del pensiero materialista e partire da altre ipotesi, che si concilino con le proprietà strabilianti della fisica quantistica. Occorre dunque una nuova scienza, che, anziché ignorare ciò che contraddice il materialismo e le domande a cui finora non siamo stati in grado di rispondere, parta invece da quelle. Perché è proprio indagando ‘l’assurdità’ dell’entanglement quantistico, del libero arbitrio e della coscienza, fenomeni che la fisica non riesce a spiegare, che si potrà trovare la risposta.”

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