di Giovanni Campanella · Secondo Xinhua, agenzia cinese statale di informazione e che non può certo essere tacciata di essere di parte cattolica, già alle soglie dell’attuale millennio c’erano in Cina cinque milioni di cattolici, più di 100 diocesi e più di 5.000 chiese (vedi). Sembra che già nel settimo secolo i cristiani arrivarono in Cina.
Ma le prime comunità stabili nella capitale, la grande città di Pechino, si formarono successivamente, attorno al tredicesimo secolo. Tuttavia, fino ad oltre la metà del diciannovesimo secolo, non esistevano congregazioni religiose che avessero avuto origine in Cina. Solo nel 1872 nacque la prima congregazione religiosa autoctona cinese: la Congregazione religiosa (femminile) di san Giuseppe. Fu fondata proprio nella diocesi di Pechino.
Proprio un mese fa, il 2 maggio 2022, tale congregazione ha celebrato 150 anni, come riportato dall’Agenzia Fides. Secondo le fonti storiche, nel 1870, mons. Louis-Gabriel Delaplace, padre lazzarista e vescovo di Pechino, ebbe l’ispirazione da san Giuseppe di fondare una congregazione religiosa cinese. Delaplace era anche uno dei padri conciliari del Vaticano I e così ebbe modo di esporre la sua proposta a Roma proprio durante il concilio, che si celebrava nello stesso anno. Due anni dopo, con l’aiuto delle suore Canossiane, fu fondata la Congregazione.
«Oggi ci sono suore di varie provincie cinesi. Secondo il fondatore, la finalità principale della Congregazione è il servizio (ecclesiale e sociale) e la missione. Nel 1941 la Congregazione ha riformato la sua struttura, modificato lo Statuto e l’abito religioso, ed aggiunto anche la professione del voto di povertà (prima le religiose professavano solo i voti di obbedienza e castità). La data della professione religiosa è rimasta sempre quella legata alla solennità di San Giuseppe. L’attività delle suore si estende principalmente nell’ambito della sanità e dell’educazione, rimanendo comunque sempre disponibili alle richieste ed alle esigenze della diocesi.» (vedi)
A causa della Rivoluzione Culturale, la Congregazione fu chiusa per 30 anni. Riaprì nel 1986 con 6 ragazze della periferia di Pechino. Attualmente le suore sono 49. Nel corso della loro formazione, studiano Sacra Scrittura, storia della Chiesa, teologia fondamentale, diritto canonico, liturgia, spiritualità, filosofia, musica sacra, fisica, letteratura cinese, tradizione morale cinese, scienze sociali e lingua straniera. Il motto della congregazione è ripreso da 1 Cor 9,19 (“Mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero”) e da Lc 17,10 (“Quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare”).
Come risaputo, in Cina la situazione per i cristiani presenta non poche criticità. Tuttavia, i suddetti segni dello Spirito, che sono di bellezza evidente, fanno molto ben sperare.