Un’alfabetizzazione mediatica per la «crisi» di speranza

Piace la sua sintonia con i bisogni reali delle famiglie, la chiarezza e la spontaneità delle sue parole, anche se solo uno su sei si dichiara «praticante con la partecipazione regolare alla Messa”.

Interessante pure scoprire quali siano le «attese» che gli italiani coinvolti nella ricerca hanno nei confronti dei temi su cui il Giubileo dovrebbe accendere i riflettori, anche mediatici. Al primo posto con il 70% troviamo «l’impegno per la pace in tutte le aree di guerra», seguito dal «combattere le cause strutturali della povertà e della fame», con il 58% e «l’impegno contro le diseguaglianze» che supera di poco la metà dei voti (51%). Seguono «attenzione alla dignità di ogni persona» (44%), «tutela dell’ambiente» (40%) e «impegno per la fratellanza universale» (31%). Argomenti, come si può notare, che sono parte integrante della predicazione del Pontefice argentino. Lo si può riscontrare anche nelle risposte che il campione degli interpellati ha dato alla richiesta di indicare «le caratteristiche distintive del magistero di papa Francesco». Ecco al primo posto con il 68% il suo «richiamo costante alla pace contro le guerre e alla fratellanza contro l’odio», che supera di poco «l’attenzione agli ultimi e ai più deboli con il ritorno al Vangelo» con il 60% delle risposte. Al terzo posto, in realtà, troviamo la «spontaneità, il linguaggio e modo di comunicare» di Bergoglio che conquista un 51% di risposte positive. In questa classifica di caratteristiche troviamo anche «l’attenzione verso i giovani come protagonisti del futuro» (44%), «l’impegno per una Chiesa accogliente nei confronti di tutti» (42%), un «impegno nel rinnovamento della Chiesa» (41%) e «l’attenzione alla crisi climatica e alla tutela dell’ambiente» (40%).