Educare alla Pace, nel solco del Giubileo della Speranza

ragazzi e i giovani di oggi a «essere artigiani di pace» e « protagonisti e non spettatori del futuro». Un futuro che non si può costruire da soli ma insieme. «Mettersi in rete e fare rete». Cioè «passare dall’io al noi» e «lavorare per il bene di tutti». In altri termini, come raccomanda spesso il Pontefice, si tratta di «essere svegli e non addormentati», dato che l’avvenire «lo si porta avanti lavorando, non dormendo; camminando per le strade, non sdraiati sul divano; usando bene i mezzi informatici, non perdendo tempo sui social; e poi questo tipo di sogno si realizza pregando, cioè insieme con Dio, non con le nostre sole forze».