Lettere alla mamma di Saint-Exupéry.

che Padre Reginaldo Santilli o. p., grande anima e uno dei maggiori intellettuali cattolici del secondo dopoguerra, citava sempre Saint-Exupéry e Bernanos quando si riferiva alla cultura francese del Novecento. Questo fatto mi ha convinto a leggere le lettere alla mamma (sono quelle pubblicate 110), con un occhio all’ideale di vita di Antoine: un cristiano laico, amante della vita con un grande senso del dovere, curioso di tutte le esperienze che la vita poteva offrigli: rappresentante di automezzi, giornalista, pilota civile sulla rotta Tolone-Dakar e soprattutto poeta e scrittore. Un cristiano laico nel vero senso della definizione perché grande amante della vita e del creato, ma non bigotto né clericale. Antoine durante la seconda guerra mondiale si arruolò nell’aeronautica militare francese con il grado di capitano e dopo il giugno del 1940 si schierò con la forza aeronautica della Francia libera del Generale De Gaulle, combattendo contro i nazi fascisti. Morì, ottant’anni fa, questo autore di grandi best seller mondiali come il “Piccolo Principe”, dopo un combattimento aereo con un aereo tedesco a largo dell’Ile de Riou. Aveva 44 anni.