di Livia Brilli · Il passaggio dal liceo all’università è un momento cruciale nella vita di ogni studente. Segna la fine di un periodo di studi piuttosto strutturato e la nascita di una nuova fase, ricca di libertà, responsabilità e sfide. È un cambiamento che coinvolge non solo il piano accademico, ma anche quello personale, sociale e psicologico.
Il primo grande cambiamento che ho incontrato all’università riguarda il metodo di studio. Al liceo ero abituata a un programma più rigido, con lezioni frontali e compiti assegnati dai professori. All’università, invece, l’approccio è più autonomo. Le lezioni possono essere più teoriche, puoi scegliere se seguirle oppure no e richiedono un impegno costante fuori dall’aula. In sostanza non c’è più una guida continua.
L’università offre molta più libertà rispetto al liceo: niente registri, niente interrogazioni improvvise, niente campanella.
Mi sono trovata a dover imparare come gestire il molto tempo a disposizione.
In università ho incontrato persone diverse, provenienti da tutta Italia, e a volte anche da altri paesi, questo mi ha permesso di confrontarmi con altri punti di vista.
Il passaggio dal liceo all’università non è solo entusiasmante, ma può anche essere fonte di ansia. In particolare nei mesi precedenti all’ esame di maturità, la domanda sul futuro e le incertezze legate alla carriera professionale possono essere pesanti e spaventose. È stato un periodo di crescita con i suoi alti e bassi, prima i mesi ricchi di ansia per l’ esame e poi dopo poco tempo l’ ansia di cominciare un nuovo percorso con persone che non conosci.
Ma è anche un periodo pieno di emozioni dove hai bisogno di cambiamenti e dove l’ esame di maturità ti sembra solo un ricordo lontano insieme alla paura prima di un compito o di un’interrogazione.
Il periodo in cui si passa dal liceo all’università è, in definitiva, un’esperienza unica, le nuove amicizie, le lezioni e gli esami, ricordi che una persona si porta con sé per tutta la vita.