Don Lorenzo Milani e la scuola: oltre le citazioni ed i luoghi comuni.
sono professionalmente qualificate? A Firenze per esempio non è neanche da mettersi in discussione il dato di fatto che l’unica scuola socialmente e tecnicamente progredita è una scuola di preti: la Madonnina del Grappa. Il fatto che lo Stato coi soldi dei contribuenti non l’aiuti è semplicemente scandaloso». Sono parole scomode non solo per l’epoca, ma per tutti quelli che ancora oggi brandiscono l’esempio di don Milani (nella sua scuola popolare di Calenzano non aveva il crocifisso, piace ricordare) contro gli istituti scolastici gestiti da congregazioni religiose. Mi sento di poter dire che la lettera di don Lorenzo vada piuttosto nella direzione di quella libertà educativa che ancora manca in Italia. Infatti le famiglie che vogliono scegliere per i loro figli e le loro figlie le scuole pubbliche non statali sono costrette a pagare una retta. Non voglio, in questa sede, trattare il problema dell’incompiuta parità scolastica in Italia (raro caso, insieme alla Grecia, in Europa), mi preme solo mettere in evidenza come in una società come la nostra in cui si reclama libertà per tutto (non far nascere, morire, far uso di droghe, cambiare identità di genere) l’unica libertà che non possa richiesta richiesta in modo completo sia quella educativa.