Una nuova storia della Democrazia Cristiana
I tre storici autori di questa opera, fortemente innovativa e scevra da preconcetti negativi né positivamente apologetici. L’opera si articola su sedici capitoli che coprono i cinquant’anni di storia, di lotta e di governo, dei democratici cristiani. La sintesi complessiva dello studio racconta di come nacque lo spirito democratico antifascista e anticomunista del partito che ha governato l’Italia dopo la fine della seconda guerra mondiale fino alle soglie del Duemila.
Il Partito popolare di don Luigi Sturzo aveva messo insieme una classe dirigente culturalmente evoluta, distinta e distante dal conservatorismo clericale dei vedovi della Roma papale, e si era collocato in una posizione di sinistra-centro, che fu la novità nella scena politica italiana nel 1919, nell’immediato primo Dopoguerra. L’avvento del Fascismo e l’accordo per i patti concordatari nell’11 febbraio 1929 tra Chiesa e Fascismo, determinò una disapora fra i dirigenti del Partito popolare: Luigi Sturzo mandato in esilio dai fascisti con il consenso del Vaticano e i dirigenti del Partito popolare ridotti a una vita privatissima, lontana da ogni attività pubblica o addirittura messi in carcere, come Alcide De Gasperi.
Quando cominciò a esser chiaro, dopo lo sbarco degli anglo americani in Sicilia il 10 luglio 1943, la probabile caduta del Fascismo, gruppi di vecchi esponenti del Ppi e giovani democratici allievi nella Fuci di monsignor Giovanni Battista Montini (il futuro papa Paolo VI) si riunirono insieme ad alcuni giovani professori universitari cattolici come Giuseppe Dossetti, Amintore Fanfani, Giorgio La Pira. Guido Gonella e Paolo Emilio Taviani. Tra i vecchi seguaci di Sturzo, Alcide De Gasperi, Giuseppe Spataro, Giovanni Gronchi, Mario Scelba, Attilio Piccioni, Umberto e Giorgio Tupini. Nel 1948 la Dc si affermò come grande partito democratico, avversario di ogni totalitarismo, difensore della libertà di ogni persona e forza di governo progressista e riformatrice. Per 50 anni la Dc ha governato l’Italia fra luci e ombre, ma progressivamente sviluppando una politica internazionale fondata sull’idea dell’Europa unita, immaginata come continente di libertà e progresso e alleata degli Stati Uniti d’America e del Canada in una organizzazione politico militare in difesa delle democrazie occidentali (la Nato). L’Italia con il governo a guida o a partecipazione democristiana, da Paese distrutto dalla guerra di Mussolini e ad economia prevalentemente agricola, è diventato uno ndei sette grandi Paesi industriali del mondo.
Anche dopo la fine della Dc, in questi ultimi trent’anni, le scelte fondamentali dell’Italia sono state quelle volute e decise dalla Democrazia cristiana. Il libro di Formigoni, Pombeni e Vecchio racconta in 691 pagine questa storia grande di una forza politica, che molti storici riconoscono essere stata una delle esperienze più alte culturalmente, generose e riformatrici della storia politica italiana, europee e mondiale.