Dove lo Spirito è di casa
di Laura Donnini · Da venerdì 10 a domenica 12 marzo 2023 si è svolto nella mistica cornice di Assisi il convegno “Dove lo Spirito è di casa”, promosso dall’Ufficio Nazionale per l’educazione, la scuola e l’università della Conferenza Episcopale Italiana insieme all’Ufficio Nazionale per la pastorale delle vocazioni.
Il convegno si inserisce nel solco del cammino sinodale e in particolare del “cantiere della strada e del villaggio”, che invita a “mettersi in ascolto (…) anche del mondo della cultura, dell’educazione e della ricerca”, come spiega Ernesto Diaco, direttore dell’Ufficio per l’educazione, la scuola e l’università della CEI.
Secondo le parole chiave di vocazione, discernimento e creatività, la CEI ha scelto di mettere al centro i giovani che si trovano negli anni determinanti per l’orientamento di fondo della propria vita, un tempo in cui sono chiamati a farsi le domande giuste. Come scrive papa Francesco: “Tante volte nella vita perdiamo tempo a domandarci: ma chi sono io? Tu puoi domandarti chi sei tu e fare tutta una vita cercando chi sei tu. Ma domandati: Per chi sono io?” (Christus vivit 286)
I testimoni autorevoli scelti per gli interventi, riflessioni bibliche, dialoghi, si sono rivelati persone di una vivacità intellettuale straordinaria, saldamente legata ad una fede dall’entusiasmo contagioso, con una genuina disponibilità all’ascolto e al confronto costante.
Ascoltare inoltre quello che gli altri universitari, giovani consacrati, accompagnatori, conosciuti durante le tavole rotonde e i momenti informali, raccontavano liberamente della propria vita, ha reso ancora più tangibile il concetto di vocazione.
Una delle frasi che ho trovato rivelatrice e che ho subito condiviso con i miei cari è stata pronunciata dal professor Luigino Bruni: “Immaginate un albero. La vita ci porta a sviluppare solo alcuni rami. Ecco perché esiste il Paradiso: solo lì avremo tutto l’albero”.
Dopo il passaggio sotto la porta dell’espoliazione di San Francesco, e la successiva sosta presso la sua tomba, il momento più alto per me è stato l’Adorazione nella Basilica Inferiore, allietata da un coro magnifico ed una compagnia ormai divenuta amicizia.
Grazie e alla prossima!