Cantori della Stella

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di Giovanni Campanella · Il racconto matteano dell’arrivo dei Magi guidati dalla stella ha ispirato in Svizzera, fin dal XIV secolo, i cosiddetti “drammi natalizi” rappresentati da ragazzi che andavano di casa in casa, vestiti appunto da Magi, con la stella sulle spalle. Da allora la tradizione si è sempre più sviluppata nei Paesi alpini, nonostante qualche ostacolo: alcuni paesi protestanti la proibirono e, nel XIX secolo, fu vietata come forma di accattonaggio nel Nord Europa. Da questi antichissimi drammi trae origine la sempre viva iniziativa dei Cantori della Stella (“Sternsinger”). In Svizzera, l’evento attualmente promosso, animato e diretto dalle Pontificie Opere Missionarie svizzere. Tali Cantori sono bambini e adolescenti che cantano brani natalizi, accompagnati dalla benedizione offerta in segno di augurio per l’avvenire, e ricevono qualche soldo come offerta. Oggi queste offerte confluiscono in fondi per opere caritative destinate ad altri coetanei.

Sonja Lofaro, responsabile per l’infanzia di Missio Svizzera, è stata intervistata dall’Agenzia Fides e così ha dichiarato:

«I nostri Cantori delle Stelle non sono coristi professionisti, ma vengono “inviati” dalla Conferenza episcopale svizzera per portare il messaggio del Natale e nel medesimo tempo imparano a donare un pezzetto di sé stessi per gli altri. Imparano soprattutto ad agire in comunità, a perseguire un obiettivo; riflettono sul messaggio natalizio ed imparano a conoscere un progetto, un tema diverso di anno in anno ed un Paese nuovo. (…). Ognuno impara a riconoscere quello che riesce a fare meglio e le cose in cui può migliorare: c’è chi canta, chi suona e semplicemente chi sorride. Imparano anche ad essere grati per quello che hanno (acqua calda, una casa, cibo tre volte al giorno), nel confronto con altri coetanei che vivono in Paesi con situazioni molto distanti dalle loro» (vedi).

Il 13 dicembre 2022, a distanza di 14 anni dall’ultima volta, le tre delegazioni linguistiche svizzere (tedesca, francese ed italiana) dei Cantori della Stella sono state nuovamente accolte in visita al Palazzo Federale. I partecipanti erano tutti molto emozionati.

Ogni anno sono sorteggiati alcuni ragazzi per partecipare a un viaggio premio a Roma, un modo per ringraziare tutti i Cantori per il loro impegno. Così, anche quest’anno, ventuno Cantori della Stella, provenienti non solo dalla Svizzera ma anche dall’Alto Adige, dalla Germania, dall’Ungheria e dalla Slovacchia, hanno trascorso il Capodanno a Roma e partecipato alla celebrazione in San Pietro della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, presieduta da papa Francesco. Al momento dell’offertorio, Manuel, un giovanissimo Sternsinger di Villabassa (Alto Adige), ha portato il pane all’altare insieme ad Emanuel e Tia, provenienti dalla Germania. Manuel si è molto emozionato quando ha stretto la mano al Papa e visto da vicino le Guardie Svizzere (vedi).

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Giovanni Campanella

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