di Giovanni Pallanti · I fratelli Gianni e Giorgio Giovannoni sono morti a quasi novantadue anni il 14 settembre Gianni e il 14 ottobre Giorgio di quest’anno. Erano due gemelli nati in una famiglia della piccolissima borghesia fiorentina. Per tutta la vita si sono dedicati alla cultura e alla politica. Gianni Giovannoni nel 1955 fu delegato del Movimento giovanile della DC che conquistò il partito nello stesso anno. Furono eletti segretario provinciale Eduardo Speranza e vice segretari Nicola Pistelli e Ugo Ziletti. Speranza e Ziletti dopo poco ruppero l’alleanza con Pistelli. Giorgio Giovannoni come il fratello faceva parte della sinistra DC, e dopo essere stato nominato dirigente organizzativo provinciale della DC seguì il Pistelli all’opposizione di Speranza. Gianni fu eletto consigliere comunale in Palazzo Vecchio per 3 mandati nel 1960, nel 1964, nel 1980. Frequentando Giorgio La Pira per ragioni politiche sono stato molto amico dei fratelli Giovannoni. Sia Gianni che Giorgio sono stati gli unici veri “lapiriani” disinteressati a differenza di Fioretta Mazzei.
La Mazzei dotata di una notevole empatia personale aveva uno spiccatissimo senso del potere che riversò sempre sulle fortune personali del fratello Lapo. Lapo Mazzei non laureato e praticamente senza una professione sennò quella di “padrone” della fattoria di Fonterutoli nel senese, fu imposto dalla Mazzei, tramite La Pira e Amintore Fanfani Presidente della Cassa di Risparmio di Firenze dopo le dimissioni dell’Avvocato Lorenzo Cavini che aveva fatto parte della redazione di Principii fondata da La Pira. I requisiti professionali di Lapo Mazzei erano la sorella Fioretta, Giorgio La Pira che fu ospite della fattoria di Fonterutoli dal 1943 al 1945 quando la polizia nazi- fascista lo braccava per arrestarlo. Fanfani, altro requisito professionale del Mazzei, era stato allievo di Economia politica all’Università cattolica di Milano di Jacopo Mazzei (padre di Lapo). L’altra grande impresa di Lapo Mazzei fu quella di farsi nominare Marchese, fuori tempo massimo, da Umberto II di Savoia ormai in esilio a Cascais. Gianni e Giorgio Giovannoni ambedue intelligenti, colti, e onesti sono, tra coloro che furono vicini a La Pira. Ambedue poveri si sono dedicati per molto tempo alla libreria “Cultura” aperta in via Gino Capponi. Guadagnavano poco perché tra i pochi acquirenti, se incontravano un giovane a cui piaceva un libro ma non aveva i soldi per comprarlo i fratelli Giovannoni glielo regalavano o lo mettevano in accredito su un conto che all’incirca per il 70% nessuno saldava mai. Nel 1968 Giancarlo Paietta offrì a Gianni Giovannoni la candidatura alla Camera dei Deputati nella lista del Partito Comunista Italiano e a Giorgio quella di senatore in un collegio blindato. Ambedue rifiutarono, non il confronto con il PCI, ma la candidatura, e la relativa sistemazione economica, per rispetto della posizione politica di Giorgio La Pira . I fratelli Giovannoni, insieme al movimento giovanile della DC, e al sottoscritto fecero un lavoro di promozione storico culturale e politica per ricandidare Giorgio La Pira, nel 1976, come capolista della DC nell’allora circoscrizione di Firenze-Prato-Pistoia e al collegio senatoriale di Montevarchi (AR). La Pira fu eletto alla Camera dei Deputati e al Senato e scelse la Camera. I Giovannoni sono stati i veri compagni di strada del Sindaco Santo. Senza mai chiedere nulla. Nel 1980 Gianni fu eletto consigliere comunale. Anche io lo ero e nel 1983 fui nominato assessore alla casa nella giunta del sindaco – scrittore Alessandro Bonsanti. Gianni Giovannoni che meritava anch’egli di essere fatto assessore lasciò il posto a Fioretta Mazzei che, più volte minimizzava il ruolo dei Giovannoni escludendoli come nel caso della “ Fondazione Giorgio La Pira” che, sin dall’inizio, è stata presieduta da Mario Primicerio, voluto dalla Fioretta Mazzei, che aveva l’unico merito di aver fatto l’interprete di inglese per il viaggio di La Pira in Vietnam durante la guerra. Primicerio politicamente era l’opposto di La Pira. La Pira democristiano Primicerio comunista. I fratelli Giovannoni completamente emarginati. Nel 1995 Fioretta Mazzei ruppe con Mario Primicerio perché non fu nominata assessore in una giunta di “dilettanti allo sbaraglio” …..In sintesi i fratelli Giovannoni dovrebbero essere considerati degli “eroi civili” perché hanno sempre anteposto il bene comune a quello personale. Due esempi da non dimenticare. Gianni si sposò con la figlia Bianca Maria del grande antifascista cattolico Renato Cappugi, deputato DC alla Costituente e più volte rieletto al Parlamento e ha avuto quattro figli di cui due bravi studiosi della Storia della Chiesa, Marco e Pietro. Giorgio ha vissuto una vita austera e monacale nello stile del Sindaco Santo.