Andrea Drigani riflette sull’invasione russa in Ucraina: una guerra tra cristiani, che agli immensi danni materiali e morali, aggiunge anche ostacoli al movimento ecumenico. Giovanni Campanella recensisce il libro di Victoria Bateman che, pur con criticità e ombre, sostiene che la teoria economica è stata elaborata ignorando il ruolo della donna. Carlo Parenti osserva che l’opera di Papa Francesco per la pace, in continuità con San Giovanni Paolo II, tiene conto dei numerosi conflitti nel mondo, causati, tra l’altro, dalle enormi spese per produrre armi. Francesco Vermigli dinanzi al Mistero Pasquale si sofferma sul «sacrificio» che significa rendere sacro, rinunciare a qualcosa per donarlo, come Cristo che ci ha donato la sua Vita. Antonio Lovascio constata che il tragico conflitto causato dall’aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina rischia di far saltare il già precario equilibrio internazionale, con funeste conseguenze, di qui la necessità di ascoltare la voce di Francesco e dei suoi predecessori. Alessandro Clemenzia evidenzia che, da un punto di vista teologico, occorre precisare i termini «ministero» e «ministerialità» che possono assumere diversi significati, perchè vi è distinzione, nel servizio ecclesiale, tra la corresponsabilità di tutti i battezzati e la collaborazione di alcuni battezzati. Gianni Cioli invita alla lettura del volume di Gavino Pala, con la prefazione di p. Federico Lombardi, che illustra con obbiettività le vicende degli abusi sui minori e la reazione delle autorità ecclesiali. Stefano Tarocchi presenta la «Lectio magistralis» di Marcello Fidanzio, tenuta alla Facoltà Teologica dell’Italia Centrale, sull’interesse dei cristiani per i rotoli del Mar Morto. Leonardo Salutati rileva che nel recente magistero pontificio sulla pace, si è sempre auspicata la formazione di una autorità pubblica universale per favorire una convivenza ordinata secondo il piano di Dio. Stefano Liccioli offre una notazione dal Canto XI del Purgatorio nel quale Dante, con le figure di Oderisi da Gubbio e Provenzan Salvani, parla dell’umiltà e della superbia. Giovanni Pallanti svolge alcune considerazioni sulla consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, Madre di Dio che, come promesso a Fatima, non ha mai abbandonato l’umanità avvolta dai peccati e dalle guerre. Francesco Romano prende spunto dalla riforma della Curia Romana per sviluppare un «excursus» storico sul ruolo teologico e canonico dei laici nella Chiesa.